Trasferta dal sapore amaro per la Moncada Energy Fortitudo Agrigento, sconfitta ieri pomeriggio al Pala A2A di Lumezzane nella gara valida per il campionato di Serie B Nazionale, Girone A.
I padroni di casa della LuxArm Lumezzane hanno prevalso con il punteggio di 69-62, infliggendo ai biancazzurri l’ennesima sconfitta stagionale che li mantiene in penultima posizione in classifica con soli quattro punti.
La partita è stata caratterizzata da ritmi spezzettati, percentuali al tiro deficitarie per entrambe le formazioni e soprattutto da un’elevata conta di falli che ha condizionato pesantemente le rotazioni della squadra di coach Devis Cagnardi. Nonostante l’impegno e la voglia di lottare fino all’ultimo minuto, i giganti agrigentini hanno dovuto fare i conti con un avvio disastroso e con troppe imprecisioni offensive che hanno ipotecato l’esito del confronto.
Primo tempo: dominio dei padroni di casa e timida reazione
Il primo quarto è stato un autentico incubo per la Fortitudo. Lumezzane ha imposto subito il proprio ritmo, dominando a rimbalzo e costruendo un vantaggio di 14 punti già nei primi dieci minuti (25-11). Gli agrigentini hanno faticato tremendamente dalla lunetta, realizzando appena tre tiri liberi su sette, e hanno chiuso con un misero 4/13 da due punti. La fisicità dei padroni di casa sotto le plance, con Daniel Ohenhen protagonista, ha fatto la differenza in questa fase.
Nel secondo periodo la Fortitudo ha tentato di cambiare strategia, inserendo il doppio playmaker con Zampogna e Cagliani e mantenendo tre lunghi sul parquet. La difesa ha continuato a concedere troppo, con Ivanovskis che ha punito dall’arco, ma la squadra ha trovato maggiore fluidità offensiva grazie a Riccardo Carta, autore del primo canestro dalla distanza per i siciliani. Il vero protagonista è stato però Giulio Martini, autentico trascinatore con 14 punti già all’intervallo e cinque rimbalzi, che ha permesso ai suoi di ricucire lo svantaggio fino al -6 (34-28). Si è andati negli spogliatoi sul 39-33, con i biancazzurri che avevano ritrovato fiducia e compattezza.
Secondo tempo: equilibrio e beffa finale
La ripresa ha visto una Fortitudo più determinata, capace di rimanere attaccata al match e di non far scappare Lumezzane. Il terzo e il quarto periodo si sono chiusi entrambi sul 15-13 a favore dei lombardi, segno di un sostanziale equilibrio sul parquet. Agrigento ha continuato a inseguire, cercando di capitalizzare i canestri di Bryce Douvier, autore di 16 punti complessivi, e di Matteo Cagliani, che ha chiuso con 15 punti e nove rimbalzi.
Tuttavia, i numerosi errori al tiro e i tanti falli fischiati hanno impedito alla squadra siciliana di completare la rimonta. Negli ultimi sessanta secondi di gioco, quando il match era ancora in bilico, la Fortitudo non è riuscita a trovare le giocate decisive e ha dovuto cedere il passo ai padroni di casa.
Per Lumezzane, trascinata dai 19 punti di Luca Galassi, dai 14 di Giacomo Siberna e dai 10 di Lazar Kekovic, si è trattata della quarta vittoria stagionale che vale otto punti in classifica. Una prova di squadra efficace, costruita su una difesa solida e su una maggiore presenza a rimbalzo (40 totali contro i 33 degli ospiti).
I protagonisti: Martini ci prova, non basta
Giulio Martini è stato senza dubbio il migliore in campo per la Fortitudo, chiudendo con 22 punti personali e una prestazione di grande sostanza sotto i tabelloni. Accanto a lui, buone prove di Douvier e Cagliani, ma il resto della squadra ha faticato a trovare continuità offensiva. Lorenzo Querci ha segnato appena due punti, così come Albano Chiarastella, mentre Riccardo Carta si è fermato a quota cinque.
Sul fronte lombardo, oltre al già citato Galassi, da segnalare l’apporto di Daniel Ohenhen con nove punti e Andrea Sipala con sei, fondamentali nei momenti chiave della partita.
Le dichiarazioni del cosch Cagnardi della Fortitudo: “Senza far mai canestro difficile vincere una partita, soprattutto fuori casa. Abbiamo avuto obbiettivamente delle medie troppo basse. Abbiamo approcciato con poca energia, però difensivamente abbiano tenuto abbastanza bene, al netto di un paio di errori grossolani. Non siamo mai riusciti a distenderci offensivamente. Abbiano tirato male dall’arco, non riuscendo mai ad aprire la difesa avversaria. Abbiamo provato a giocare vicino all’area dove avevamo po’ più di produttività, siamo andati anche abbastanza bene, ma non riuscendo mai a realizzare da tre punti. Potevamo vincere con un po’ più di accortezza e di coraggio e fiducia”.
Verso la prossima sfida
Archiviata questa sconfitta, la Fortitudo Agrigento tornerà immediatamente al lavoro per preparare il prossimo impegno casalingo, fissato per domenica 30 novembre alle ore 12.00 al PalaMoncada contro la Rimadesio Desio. Un match cruciale per provare a muovere la classifica e invertire la rotta in un campionato che finora ha riservato più amarezze che soddisfazioni ai tifosi biancazzurri.


