“È aberrante che, ancora nel 2025, esistano uomini dalla parvenza di esseri umani e privi di anima, che abusano psicologicamente e fisicamente delle donne e le uccidono: uomini che di umano non hanno nulla, perché la violenza non si giustifica, non si assolve, ma si condanna sempre”: lo afferma l’assessore all’Istruzione e alla Formazione della Regione Siciliana Mimmo Turano, in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne che si celebra il 25 novembre.
“Da assessore all’Istruzione del Governo Schifani – dichiara – sono impegnato a diffondere nelle scuole la cultura della legalità e del rispetto, con progetti mirati come ‘Arte di ogni genere’ e iniziative dedicate alla memoria di tutte le donne vittime di violenza: in questo contesto, si inserisce la scelta doverosa di istituire dodici borse di studio intitolate a Sara Campanella, la giovane studentessa del corso di laurea triennale in Tecniche di laboratorio biomedico dell’Università di Messina, tragicamente uccisa lo scorso marzo da un coetaneo che, a sua volta, si è poi tolto la vita”.

Mimmo Turano ricorda inoltre che con la Legge di variazione di Bilancio, approvata nel giugno scorso dal Parlamento siciliano, è stato stanziato un fondo annuale di cinquantamila euro per finanziare borse di studio alla memoria della studentessa universitaria assassinata.
L’iniziativa, promossa dall’assessorato regionale dell’Istruzione e della Formazione professionale, mira a sostenere il merito e sensibilizzare le nuove generazioni sui temi della violenza di genere, attraverso un percorso di riconoscimento e valorizzazione del talento universitario.
I fondi consentiranno, a partire dall’anno accademico 2025/2026, di assegnare otto borse di studio da quattromila euro ciascuna a studentesse e studenti dei corsi di laurea nelle professioni sanitarie dell’Università di Messina, e quattro borse di studio da quattromilacinquecento euro ciascuna a laureate e laureati dello stesso Ateneo che abbiano discusso una tesi sui temi del femminicidio e della violenza di genere.
“Il valore profondo del rispetto dell’altro – sottolinea l’assessore – si costruisce ogni giorno, lavorando con i giovani, creando percorsi che diffondano legalità e consapevolezza, capaci di accompagnare bambine e studentesse nel riconoscere i valori dell’autodeterminazione, dell’autonomia, dell’indipendenza e della libertà di scelta”.
“Stiamo lavorando su questo – conclude – e continueremo a farlo con altre iniziative anche nel nuovo anno scolastico”.
I fondi consentiranno, a partire dall’anno accademico 2025/2026, di assegnare otto borse di studio da quattromila euro ciascuna a studentesse e studenti dei corsi di laurea nelle professioni sanitarie dell’Università di Messina, e quattro borse di studio da quattromilacinquecento euro ciascuna a laureate e laureati dello stesso Ateneo che abbiano discusso una tesi sui temi del femminicidio e della violenza di genere.
“Il valore profondo del rispetto dell’altro – sottolinea l’assessore – si costruisce ogni giorno, lavorando con i giovani, creando percorsi che diffondano legalità e consapevolezza, capaci di accompagnare bambine e studentesse nel riconoscere i valori dell’autodeterminazione, dell’autonomia, dell’indipendenza e della libertà di scelta”.
“Stiamo lavorando su questo – conclude – e continueremo a farlo con altre iniziative anche nel nuovo anno scolastico”.

