La verità sul debito e sui requisiti mancanti della presidente.**
Report Sicilia torna sulla vicenda dopo la lettera del Presidente della Regione pubblicata da La Sicilia e dopo una intervista della presidente Nobile che continua a fare la guerra al nostro “giornale” colpevole di scrivere la “REALTA’ CHE VA DETTA AI CITTADINI”.
La crisi idrica agrigentina sta mettendo a nudo responsabilità, omissioni e tentativi di depistaggio che ormai non reggono più.
Dopo giorni di tensioni, accuse e video emotivi, arriva la presa di posizione più chiara e definitiva: la lettera del Presidente della Regione Renato Schifani, inviata a La Sicilia e pubblicata integralmente domenica 24 novembre.
Una lettera che demolisce, punto per punto, la narrazione portata avanti dalla presidente di AICA, Danila Nobile.
Una lettera che conferma ciò che Report Sicilia scrive da mesi.
Una lettera che chiarisce, senza più zone d’ombra, dove stanno le responsabilità: nei Comuni morosi, nell’ATI, nell’azienda idrica, e non nella Regione Siciliana.
📩 La lettera di Schifani a La Sicilia: “La Regione non ha alcuna responsabilità. Non pagheremo al posto di altri.”
FONTE: La Sicilia, edizione 24 novembre 2025
Schifani lo dice senza mezzi termini:
«È inaccettabile che le morosità accumulate dai Comuni e da AICA vengano oggi presentate come responsabilità della Regione.»
E ancora:
«La persistente mancanza di regolarità nei pagamenti da parte dei Comuni e di AICA è la causa delle attuali tensioni.»
E soprattutto:
«La Regione non può farsi carico di debiti creati da altri.»
Poi arriva la frase che conferma tutto ciò che avevamo denunciato:
«Avevamo proposto un fondo di rotazione da 20 milioni. I Comuni hanno rifiutato perché pretendevano soldi a fondo perduto.»
Esattamente ciò che Report Sicilia aveva rivelato:
i Comuni volevano danaro gratuito, non un prestito da restituire.
📰 La risposta di La Sicilia: “Il debito è dei Comuni e di AICA, non della Regione.”
Il quotidiano replica con grande correttezza, ricordando:
-
che nessuno ha mai attribuito alla Regione responsabilità gestionali;
-
che l’intero impianto del debito – 22 milioni di euro – deriva dalla morosità dei Comuni e di AICA;
-
che Siciliacque ha semplicemente chiesto un indirizzo politico per evitare un collasso sociale.
E aggiunge un dettaglio fondamentale:
«Si prende atto del fondo di rotazione da 20 milioni rifiutato dai sindaci agrigentini.»
È un passaggio cruciale.
Confermato.
Verificato.
Documentato.
🔥 E mentre la Regione e La Sicilia ristabiliscono i fatti, la presidente Nobile continua ad attaccare la stampa.
Ed è qui che esplode l’assurdo:
mentre la Regione conferma la ricostruzione dei giornali, mentre La Sicilia ribadisce la verità del debito, la presidente di AICA — invece di assumersi le proprie responsabilità — corre da altri giornalisti per tentare di delegittimare nuovamente Report Sicilia e chi come La Sicilia hanno scritto la realtà dei fatti.
Un atteggiamento irresponsabile.
Pericoloso.
E, alla luce della lettera di Schifani, semplicemente imbarazzante.
🧷 **Ma c’è un altro punto che non può più essere ignorato:
la presidente Nobile NON aveva i requisiti necessari per essere nominata presidente di AICA.**
Lo scriviamo da mesi, lo abbiamo domandato in tutte le sedi, lo abbiamo portato all’attenzione dell’ATI:
la presidente non possedeva uno dei requisiti fondamentali richiesti dall’Assemblea dei Sindaci per ricoprire l’incarico.
Quale?
👉 Aver maturato esperienza e professionalità con ruoli apicali nella gestione di aziende complesse.
La stessa condizione prevista dagli atti dell’ATI.
Una condizione non rispettata.
E oggi, alla luce della gestione disastrosa, del caos comunicativo e dei tentativi di scaricare responsabilità su tutti tranne che su se stessa, il dato è ancora più evidente:
Non aveva i requisiti,
non ha la competenza,
non sta dimostrando equilibrio, prudenza né visione.
E continua a fare danni.
💥 Una gestione sconsiderata e irresponsabile che sta creando tensione sociale.
Mentre Schifani invita alla responsabilità,
mentre Siciliacque applica la legge,
mentre i Comuni non pagano,
la presidente di AICA:
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parla come se fosse una leader politica,
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attacca la stampa,
-
usa toni allarmistici,
-
prova a spostare le folle,
-
e tenta di addossare responsabilità che non esistono.
Questo non è il comportamento di un presidente tecnico, ma di una figura politica impreparata.
E questo espone 400.000 cittadini a un rischio che non meritano.
📌 Il punto vero: la presidente Nobile va sollevata dall’incarico prima che il danno diventi irreparabile.
AICA non può essere guidata da chi:
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non aveva i requisiti tecnici per essere nominata;
-
si è dimostrata inadeguata anche sul piano istituzionale;
-
continua a creare tensioni con la stampa, con Siciliacque, con i cittadini;
-
ignora la realtà documentata e confermata perfino dal Presidente della Regione.
Schifani ha chiarito tutto.
La Sicilia ha documentato tutto.
AICA non può più permettersi un altro giorno di navigazione alla cieca.
✍️ Report Sicilia: dire la verità non è un reato. È un dovere.
E continueremo a farlo, sempre, anche quando dà fastidio.
Anzi: soprattutto quando dà fastidio.
La verità oggi è cristallina:
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i Comuni hanno creato il debito,
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AICA lo ha aumentato,
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la Regione lo ha certificato,
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la stampa lo ha raccontato,
-
la presidente lo ha negato.
Ed è proprio per questo che diciamo — senza timore — ciò che molti pensano ma non hanno il coraggio di proclamare:
**AICA deve essere commissariata e la presidente Nobile deve essere rimossa.
Il territorio non può pagare l’incapacità altrui.**
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