di Giuseppe Ballarò
13 Marzo 2025
Borragine: un tesoro mediterraneo tra cucina, medicina e tradizione
La borragine (Borago officinalis) è una pianta antica, usata da secoli per le sue proprietà benefiche. Diffusa nel Mediterraneo e in particolare in Sicilia, cresce spontaneamente nei campi, lungo le strade e persino tra le rovine storiche. I suoi fiori blu a forma di stella e le foglie vellutate la rendono facilmente riconoscibile, ma ciò che la rende speciale è il suo ampio utilizzo in cucina, medicina e artigianato tradizionale.
Un’erba dalle origini storiche e leggendarie
Fin dall’antichità, Greci e Romani utilizzavano la borragine per le sue proprietà rinvigorenti: si dice che venisse aggiunta al vino per dare coraggio ai guerrieri prima delle battaglie. Plinio il Vecchio ne elogiava le qualità nei suoi scritti, mentre nel Medioevo era considerata una pianta capace di scacciare la malinconia.
In Sicilia, la borragine è parte della cultura popolare e continua ad essere impiegata nella cucina tradizionale e nei rimedi naturali.
Aspetto e caratteristiche botaniche
La borragine è una pianta erbacea annuale che può crescere fino a un metro di altezza. Ha foglie verdi e pelose, mentre i fiori possono variare dal blu al viola, con rare varianti rosa o bianche. È una pianta molto resistente, capace di prosperare anche nei terreni più aridi e difficili.
Usi in cucina: una tradizione siciliana
Le foglie di borragine, dal sapore delicato e leggermente cetriolato, sono un ingrediente tipico della cucina siciliana. Si utilizzano per preparare:
- Minestre e zuppe, spesso abbinate ai legumi.
- Frittate, per un gusto delicato e nutriente.
- Ripieni per pasta fresca, come ravioli e tortelli.
- Frittelle, immergendo le foglie in pastella e friggendo fino a doratura.
- Pasta con la burrania, una ricetta contadina tipica di Palermo.
Anche i fiori sono commestibili e vengono usati per decorare piatti o insaporire insalate e cocktail.
Proprietà medicinali e benefici per la salute
La borragine è ricca di mucillagini e acidi grassi essenziali, con proprietà:
- Antinfiammatorie, utile per pelle e articolazioni.
- Lenitive, perfetta per calmare la tosse e il raffreddore.
- Diuretiche e depurative, favorendo l’eliminazione delle tossine.


In passato, le nonne siciliane preparavano infusi di borragine per alleviare problemi respiratori e digestivi. L’olio estratto dai semi è tuttora impiegato in fitoterapia per la cura della pelle e il benessere ormonale.
Attenzione: la borragine contiene alcaloidi pirrolizidinici, che in grandi quantità possono essere dannosi per il fegato. È quindi consigliato un consumo moderato e controllato.
Un utilizzo insolito: il colore della storia
Oltre alla cucina e alla medicina, la borragine veniva usata come colorante naturale. Le radici erano impiegate per tingere stoffe e pergamene nel Medioevo e nel Rinascimento, specialmente ad Agrigento, dove gli artigiani sfruttavano i pigmenti della pianta per decorazioni artistiche.
Come pulire e conservare la borragine
Per gustarla al meglio:
- Separare le foglie e i fiori dal gambo.
- Lavare bene in acqua fredda per eliminare residui di terra.
- Lessare per pochi minuti in acqua bollente salata prima di usarla in cucina.
- Conservare in frigorifero, consumandola entro due giorni.
La borragine si abbina perfettamente con pasta, legumi e formaggi freschi, creando piatti genuini e dal sapore autentico.
Un simbolo di Sicilia tra natura e cultura
Resistente, versatile e ricca di storia, la borragine rappresenta l’essenza della Sicilia: generosa nei suoi doni e affascinante nelle sue tradizioni. Passeggiando per la Valle dei Templi o tra le campagne agrigentine, non è difficile immaginare come questa pianta abbia accompagnato per secoli la vita degli abitanti dell’isola, tra cucina, medicina e arte.
Un piccolo tesoro della natura, da riscoprire e valorizzare.









