E’ dura la vita dei cosiddetti “buttafuori”, tecnicamente e istituzionalmente qualificabili come “addetti ai servizi di controllo”. Quelli ufficiali, quelli con attestati conseguiti dopo corsi ad hoc. Gente specializzata e adatta a lavorare dentro e fuori dai locali, garantendo sicurezza quasi sempre con le buone maniere. Nei giorni scorsi Report Sicilia ha “toccato” il tema scottante delle “scremature”, delle selezioni all’ingresso dei locali soprattutto di San Leone, da parte dei titolari di tali esercizi. Gestori che affidano tale controllo a personale non sempre adeguato. Un professionista del settore controllo ha chiesto di raccontare la sua storia, chiedendo per ovvi motivi di rimanere anonimo. Ci racconta uno squarcio di realtà che in pochi conoscono e immaginano.

Il racconto dalla “trincea”

“Tra guardie giurate e addette al controllo c’è grande differenza. Questi ultimi hanno conseguito apposito attestato, preso nei corsi di formazione e numero prefettizio qualifica rilasciata dalla prefettura. La GPG nei locali addetto al pubblico o pubblici esercizi si occupano dei beni mobili e immobili, ma non c’entrano niente con l’accesso flusso e deflusso del locale o concerto che sia. E’ l’addetto ai servizi di controllo che si occupa della sicurezza esterna e interna del locale, dei flussi e deflussi, del controllo biglietti e sicurezza di tutta l’area del locale, se nel caso in collaborazione con le forze di polizia. Ad Agrigento c’è enorme confusione in materia”. Secondo il professionista della sicurezza nei locali “mettere le guardie giurate davanti agli ingressi o dentro i locali, fare loro gestire i flussi è un errore gravissimo e offende chi si è pagato un corso, visite mediche e ha l’esperienza per fare il lavoro di sicurezza. Il locale se aperto al pubblico è aperto al pubblico, a tutti senza discriminazione. A meno che non sia una serata privata registrata alla SIAE come serata privata, seguendo le norme di legge”.

Il “caso” Agrigento

“… Ma ad Agrigento non lo fa nessuno, quindi la lista, la selezione è illegale. Il settore sicurezza è davvero in grande crisi e confusione in Italia anche e soprattutto nei locali e ovviamente il rischio cade sui clienti e sugli operatori che lavorano in un limbo folle, tra gente drogata alcolizzata e tu con la squadra che devi mantenere l’ordine, spesso senza l’ausilio delle forze di polizia. In Germania – continua l’Asc – l’addetto alla sicurezza ha in dotazione manette per bloccare i facinorosi, manganello e spray al peperoncino per difendersi, un’altra storia. Dalle nostre parti devi risolvere tutto con il dialogo, fino a quando è possibile visto che i problemi li hai con gente fatta di coca, crack, alcolizzata che tenta di ammazzarti. Le transenne ? Necessarie, senza di esse non si potrebbe gestire nessuna serata. Bisogna guardare la realtà e fare leggi apposite per tutelare tutti. Vedere la realtà è importante tanto quanto seguire la legge. Semmai i locali devono munirsi di autorizzazione per fare le serate, per una sicurezza adeguata alla gente che si ospita”. In attesa che chi di competenza verifichi se le le liste di selezione stilate in alcuni locali agrigentini rientrino nel perimetro della correttezza legislativa, resta la sensazione che anche in questo settore nella città dei Templi regni l’anarchia. 

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