Agrigento, Via Petrarca sommersa dall’acqua: la città ostaggio delle condotte rotte

Ad Agrigento, la crisi idrica continua a manifestarsi in tutta la sua drammaticità. Questa volta, il disastro si è consumato in Via Petrarca, uno dei punti diventati celebri per la “caccia ai tombini” durante la recente visita del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Nelle ultime ore, una condotta idrica è esplosa, trasformando la strada in una vera e propria fontanella.

510 mila euro buttati al vento: il fallimento dell’amministrazione

L’episodio non è un caso isolato. L’infrastruttura idrica della città è ormai al collasso, e la gestione dell’emergenza si dimostra fallimentare. La rete idrica, che avrebbe dovuto essere completata entro il 31 dicembre 2023, è ancora un miraggio, mentre l’amministrazione ha già perso il finanziamento da 49 milioni di euro, destinato proprio al rifacimento delle condutture.

Nel frattempo, si susseguono rotture e sprechi d’acqua, con il paradosso che i cittadini continuano a restare senz’acqua nei rubinetti, mentre le strade si trasformano in fiumi per guasti mai risolti. La cifra di 510 mila euro, che sarebbe dovuta servire per interventi strutturali, è stata praticamente dispersa nel nulla, senza che si vedano miglioramenti concreti.

Agrigento in emergenza idrica, ma una festa fa dimenticare tutto

Mentre la città sprofonda in un’emergenza senza precedenti, tra tubature che saltano e forniture idriche ridotte all’osso, l’amministrazione sembra più concentrata su eventi e celebrazioni, distogliendo l’attenzione dal disastro che i cittadini vivono quotidianamente.

Agrigento, che si prepara a diventare Capitale Italiana della Cultura 2025, dovrebbe presentarsi al mondo come una città all’avanguardia, e invece è ancora schiava di una rete idrica vecchia, inefficiente e priva di interventi risolutivi.

Quanti altri disastri dovremo vedere prima che si intervenga seriamente? E soprattutto, chi pagherà per questo ennesimo spreco di denaro pubblico?

Autore