Assessore Di Mauro verso le dimissioni: il terremoto politico coinvolge anche Agrigento?
L’assessore regionale all’Energia e Rifiuti, Roberto Di Mauro, ha annunciato l’intenzione di lasciare l’incarico a breve, non appena avrà completato i progetti in corso. In un’intervista rilasciata a Live Sicilia, Di Mauro ha dichiarato:
“Ho espresso l’esigenza di completare un certo lavoro e poi andare dal presidente e fare quello che è giusto fare. Quando accadrà? Le posso assicurare che accadrà a breve.”
Una decisione che arriva in un momento particolare e che solleva più di qualche interrogativo, soprattutto ad Agrigento, dove Di Mauro è stato il più strenuo difensore della giunta Miccichè. E guarda caso, proprio ieri si è dimesso Aurelio Trupia, il suo fedelissimo e vero “sindaco ombra” della città.
Di Mauro lascia, ma cosa resta?
Di Mauro ha spiegato le motivazioni della sua decisione parlando delle difficoltà incontrate nella gestione dell’assessorato, con riferimento soprattutto alla carenza di dirigenti disponibili a lavorare nei settori dell’energia e dei rifiuti.
“È un lavoro stancante ma soprattutto con difficoltà anche incomprensibili. E mi riferisco a tanti dirigenti che in questo settore non ne vogliono proprio sapere di venire.”
Nonostante le difficoltà, ha rivendicato i risultati ottenuti, tra cui:
- L’approvazione del Piano rifiuti;
- I bandi FESR per l’energia;
- Il piano decennale sulle bonifiche;
- L’avvio di progetti per la gestione delle dighe e delle acque.
Ma il vero interrogativo resta: perché questa uscita di scena proprio ora?
La coincidenza (troppo perfetta) con Agrigento
Non sfugge il tempismo politico di questa decisione. Di Mauro è sempre stato il punto di riferimento per la giunta Miccichè, colui che ha messo la faccia per difendere ogni scelta, anche la più impopolare, dell’amministrazione comunale.
E proprio mentre lui annuncia il passo indietro, ad Agrigento si dimette Aurelio Trupia, considerato l’uomo forte dell’amministrazione, tanto da essere soprannominato “il sindaco ombra”.
Una semplice coincidenza? Difficile crederlo. Di Mauro è stato l’architetto delle mosse politiche del sindaco Miccichè e ora, con il suo allontanamento, sembra che anche il “sistema Agrigento” inizi a sgretolarsi.
Un addio (o un arrivederci?)
Mentre si attende di capire chi prenderà il posto di Di Mauro in Regione e chi raccoglierà la sua eredità politica ad Agrigento, una cosa è certa: il suo addio cambia gli equilibri, non solo a Palermo, ma anche nella città dei templi.
Questa è la fine di un’era o solo una mossa strategica in vista delle prossime mosse? La politica siciliana ci ha abituati a colpi di scena e rientri clamorosi. E chissà che il nome di Di Mauro non torni presto a far parlare di sé.

