Il 22 marzo 2021, Grandangolo Agrigento riportava una delle prime denunce pubbliche lanciate da Giuseppe Di Rosa contro l’amministrazione comunale guidata da Francesco Miccichè, insediatasi ufficialmente il 21 ottobre 2020. La denuncia riguardava irregolarità nella selezione degli assistenti sociali del distretto socio-sanitario D1, comprendente i comuni di Agrigento, Aragona, Comitini, Favara, Ioppolo Giancaxio, Joppolo Giancaxio, Porto Empedocle, Raffadali, Realmonte, Santa Elisabetta, Sant’Angelo Muxaro e Siculiana. Di Rosa denunciò apertamente che “qualcosa non tornava” nella gestione delle procedure di selezione degli operatori sociali, come si può leggere integralmente cliccando qui.

Le battaglie di Di Rosa, come si può ben leggere, risalgono all’immediato insediamento dell’amministrazione Miccichè. Oggi, alla luce dei fatti, appare evidente che se l’amministrazione avesse avuto onestà intellettuale, avrebbe potuto immediatamente adottare una linea di trasparenza e legalità. Invece, è stata scelta una strada completamente opposta, caratterizzata da continue violazioni e irregolarità in ogni settore gestito dal Comune.

A Giuseppe Di Rosa va dato atto di non essersi fatto intimidire dalle minacce di querele e denunce arrivate dall’allora potente “super dirigente” del sindaco Miccichè, che ricopriva contemporaneamente gli incarichi di comandante della polizia locale, capo di gabinetto, dirigente dei servizi sociali e del distretto D1, nonché dirigente della sanità, settore che gestisce, tra i tanti appalti, anche quello della raccolta dei rifiuti.

Lo stesso dirigente fu poi coinvolto in un’altra controversa vicenda, nota come “caso SUV”, sempre denunciata pubblicamente da Di Rosa. Il dirigente fu condannato dalla Corte dei Conti per questa vicenda e successivamente arrestato con l’accusa di corruzione per il famoso caso tangenti sui servizi sociali, con sentenza attesa per il prossimo 9 aprile 2025.

Report Sicilia ha seguito attentamente e approfonditamente queste tematiche, documentando ripetutamente le mancanze e le responsabilità dell’amministrazione Miccichè, confermando ulteriormente l’importanza delle battaglie civiche portate avanti da Di Rosa. Una battaglia di trasparenza e legalità che oggi assume una luce ancora più significativa e conferma l’importanza dell’azione di denuncia e controllo civile.

Autore