E’ approdata alla Camera dei Deputati, grazie a un intervento della deputata del Pd Giovanna Iacono, la questione del “flop” Agrigento Capitale della Cultura. In circa 5 minuti di relazione, Iacono si è rivolta espressamente al ministro della Cultura Giuli, invitandolo a prendere in mano la situazione agrigentina, dopo le dimissioni “indotte” del primo presidente Giacomo Minio e dopo le dimissioni “auspicate” dall’attuale vertice (Maria Teresa Cucinotta) del direttore generale Roberto Albergoni. A eleggere Agrigento non fu la “gestione” dell’attuale ministro alla Cultura, ma quella del suo predecessore Sangiuliano, dimessosi alcuni mesi fa. Iacono ha evidenziato dagli scranni della Camera le troppe brutte figure racimolate in questi mesi da chi, al contrario, avrebbe dovuto rendere l’elezione di Agrigento a Capitale della Cultura, un’occasione di rilancio senza precedenti. Un intervento di circa 5 minuti, scritto e letto al cospetto dei rappresentanti del governo presenti in aula che si vedrà quali effetti sortirà. Iacono ha evidenziato come il fallimento del progetto Agrigento 2025 sia il fallimento del centrodestra, sottolineando quello che è l’aspetto prettamente politico della faccenda. Una faccenda che, diventata sempre più di portata nazionale, potrebbe sortire ulteriori colpi di scena. Il tutto, in una città che assiste attonita e sconsolata a questo pessimo spettacolo di “arte varia”, senza alcuna ricaduta positiva per il territorio agrigentino.

