Sicilia: 94 milioni per il settore idrico, Agrigento esclusa dai finanziamenti
La Sicilia si prepara a ricevere un significativo investimento nel settore idrico: oltre 94 milioni di euro destinati a sei interventi strategici nell’ambito del Piano nazionale di interventi infrastrutturali e per la sicurezza nel settore idrico (Pniissi). Tuttavia, tra le città beneficiarie, spicca l’assenza di Agrigento, una realtà che da tempo affronta gravi problematiche legate alla gestione e distribuzione dell’acqua.QdS
Dettaglio degli interventi finanziati
Secondo quanto riportato dal Quotidiano di Sicilia, i finanziamenti saranno così ripartiti:
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Siciliacque Spa: realizzazione della bretella tra il serbatoio San Leo di Gela e il potabilizzatore di Gela.
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Consorzio di bonifica G Catania: due interventi, tra cui la sostituzione della condotta metallica sul fiume Simeto in località Ponte Barca e la manutenzione straordinaria del sistema di paratoie dello sbarramento Contrasto sul fiume Simeto.
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Dipartimento regionale dell’Acqua e dei Rifiuti: lavori di adeguamento del sistema di tenuta e drenaggio della diga Rosamarina e miglioramento delle opere utili alla gestione dell’infrastruttura.
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Consorzio di bonifica 7 Caltagirone: ristrutturazione della rete irrigua dipendente dal complesso irriguo Dittaino-Ogliastro per l’eliminazione delle perdite e il recupero della risorsa idrica nel territorio di Mineo, contrada Castelluccio-Favarotta.
Agrigento: una situazione critica ignorata
L’esclusione di Agrigento da questi finanziamenti solleva non poche preoccupazioni. La città, infatti, è da tempo al centro di emergenze idriche, con una rete di distribuzione obsoleta e perdite significative lungo le condotte. Nonostante ciò, Agrigento non figura tra le destinatarie di questi fondi, lasciando irrisolti problemi che incidono pesantemente sulla qualità della vita dei cittadini.
Finanziamenti precedenti: una speranza disattesa?
È importante ricordare che, in passato, erano stati stanziati fondi per Agrigento. Ad esempio, il Decreto Dirigenziale n. 2118 del 10 dicembre 2024 autorizzava un’anticipazione di 10 milioni di euro per l’intervento denominato “Opere di ristrutturazione e automazione per l’ottimizzazione della rete idrica di Agrigento – Primo Stralcio”, con un importo complessivo previsto di circa 49,4 milioni di euro. Tuttavia, la realizzazione effettiva di questi interventi sembra procedere a rilento, lasciando la città ancora in una situazione di precarietà.Regione Siciliana
Richiesta di equità nella distribuzione dei fondi
La disparità nella distribuzione dei finanziamenti pone interrogativi sulla strategia adottata dalle autorità competenti. È fondamentale che le risorse vengano allocate considerando le reali necessità dei territori, garantendo interventi mirati laddove le criticità sono più accentuate. Agrigento merita attenzione e investimenti adeguati per risolvere le annose problematiche legate al servizio idrico.
In conclusione, mentre alcune aree della Sicilia beneficiano di importanti finanziamenti per migliorare le infrastrutture idriche, Agrigento resta in attesa di soluzioni concrete. È auspicabile che le istituzioni regionali e nazionali rivedano le loro priorità, assicurando una distribuzione equa dei fondi e intervenendo tempestivamente nelle zone più bisognose.

