Ci sono luoghi pubblici ad Agrigento immersi nel degrado, nell’incuria e nell’abbandono più assoluto. Luoghi dove si annidano anche pericoli per la pubblica incolumità. Una di questi, tutt’altro che marginale, periferico, lontano dagli occhi della gente è la presunta pista ciclabile del lungomare delle Dune a San Leone. Quello che in realtà è sempre stato spacciato come una pista per le biciclette , ma che non è altro che un lungo marciapiede, dove circolano le bici tra coloro i quali, invece, vi passeggiano o corrono a piedi. Percorrere questa striscia malfatta di mattonelle è un continuo sottoporsi a pericoli di ogni genere. Come se non bastasse la presenza di griglie metalliche e mattoncini deteriorati, oppure le dune di sabbia proveniente della vicina spiaggia, depositatasi a causa dell’inesorabile processo erosivo, la vegetazione spontanea si sta appropriando di spazi teoricamente invalicabili. Rami, arbusti e fogliame invadono la corsia fin quasi a metà del marciapiede-pseudopista. Ci sono tratti in particolare, dove soprattutto nelle ore serali, anche a causa della pessima illuminazione pubblica della zona, è facilissimo andare a schiantarsi contro rami di ogni genere e consistenza. Prodursi gravissime conseguenze fisiche è molto facile e questo non è tollerabile in un luogo che dovrebbe essere sempre mantenuto in ordine e sicuro. Il fatto che ci si trovi nella stagione invernale non giustifica questa totale assenza di cura, trattandosi di un luogo giornalmente frequentato da decine e decine di persone, desiderose di fare attività fisica, ma anche una semplice passeggiata respirando la salubre aria di mare. Possibilmente senza andarsi a schiantare contro rami di albero ad altezza di bambino. La cura di una città si vede da queste “piccole cose”. Infatti …

