Corteo a Catania per la Palestina: forte partecipazione e commozione

Domenica 30 marzo 2025, in occasione della Giornata della Terra Palestinese, Catania ha risposto con forza e partecipazione all’appello della rete “Catanesi solidali con il Popolo Palestinese”. Un corteo pacifico e sentito ha sfilato lungo via Etnea, colorato dalle bandiere palestinesi e animato dalla voce di circa mille persone, unite da un unico grido: fermare il genocidio in corso a Gaza.

La manifestazione è partita dall’ingresso centrale della Villa Bellini e si è conclusa in piazza dell’Università, attraversando il cuore pulsante della città. Il corteo ha visto la significativa presenza della comunità araba residente a Catania, formata da donne, uomini, giovani, studenti e lavoratori che vivono quotidianamente la città e che oggi hanno deciso di far sentire la loro voce insieme ai catanesi.

Tra i partecipanti, anche numerose organizzazioni politiche, sociali, studentesche e culturali:
Arcigay, Rifondazione Comunista, Associazione comunista “Olga Benario”, Collettivo comunista Aurora, Partito Comunista dei Lavoratori, Sinistra Italiana, Pmli, Potere al Popolo, Catania Più Attiva, OfficinaRebelde, Casa del Popolo “Colapesce”, CSP “Graziella Giuffrida”, Fronte della Gioventù Comunista, Circolo Città Futura Catania, insieme ai sindacati di base Cobas e Usb.

Durante il corteo, numerosi gli interventi al microfono, con voci di attivisti, rappresentanti delle associazioni e membri della comunità araba che hanno denunciato l’orrore del conflitto e invocato giustizia per le oltre 50 mila vittime palestinesi solo nella Striscia di Gaza.

Un momento particolarmente toccante si è avuto all’incrocio tra via Etnea e via Antonino di Sangiuliano, dove i manifestanti si sono seduti a terra e hanno osservato un minuto di silenzio, un gesto carico di significato e rispetto verso chi ha perso la vita sotto i bombardamenti.

Il corteo di Catania si inserisce nel quadro delle mobilitazioni internazionali per la Palestina, e rappresenta l’ennesima dimostrazione di come la Sicilia non resti in silenzio di fronte alle ingiustizie. La città dell’Elefante ha dimostrato ancora una volta di avere un cuore grande e una coscienza vigile, pronta a scendere in piazza per la pace, i diritti umani e la solidarietà.

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