Sulla frana che ha causato la chiusura della via Acrone, all’altezza di un hotel e della sala bingo, a due passi dalla stazione ferroviaria centrale, è calato il silenzio. A non placarsi è lo smottamento del suolo come si evince dall’inarrestabile deformazione del manto stradale, dei marciapiedi e del manto lastricato di basole. Uno scenario inquietante che con il passare dei giorni, delle settimane e dei mesi rischia di degenerare in danni ancora più gravi per le strutture che insistono nella zona. Ci sono stabili lesionati in maniera molto grave, tanto da essere stati sgomberati per ovvi motivi di sicurezza.


Su tutti, la sala bingo la cui ventina di dipendenti è rimasta senza lavoro. Come del resto gravi danni sono stati arrecati all’albergo i cui clienti devono raggiugerlo a piedi. Chi pagherà i danni? Domanda lecita, risposta non pervenuta. Per non parlare delle conseguenze nefaste per la viabilità in questo angolo di città. Su tutto questo è calato il silenzio, nessuno ne parla, tanto meno gli esponenti delle istituzioni preposte. Come se la strada dovesse ripararsi da sola, come se tutto fosse sotto controllo. Nulla è sotto controllo, in primis la natura, con il fenomeno franoso che senza accorgimenti immediati, rischia di creare danni ancor più devastanti in tutto il circondario.

