Agrigento, rete idrica da 37 milioni: c’è il cartello ma non il cantiere
La rete idrica c’è, ma non si vede. Ad Agrigento, in via Eleonora Duse, campeggia da settimane il cartellone ufficiale di uno dei progetti più importanti per la città: la ristrutturazione e automazione per l’ottimizzazione della rete idrica del Comune – primo stralcio. Un’opera strategica, finanziata con 37 milioni di euro di fondi europei e regionali, che però esiste solo sulla carta.
Sì, perché il cantiere di fatto non esiste: non ci sono operai, non ci sono escavatori, non ci sono materiali o tubi. Solo un pannello informativo, con tutte le informazioni ufficiali ben in vista, ma nessun segno concreto dell’inizio dei lavori.
Una consegna “provvisoria” e una scadenza che non c’è
Il cartellone riporta come data di consegna provvisoria dei lavori il 15 dicembre 2023, ma senza alcuna comunicazione ufficiale su quella “definitiva”, che dovrebbe far scattare il cronometro per il completamento dell’opera, previsto entro 12 mesi.
Un dato preoccupante, anche perché il cronoprogramma posto a base di gara prevedeva una durata massima dei lavori di 10 mesi naturali e consecutivi.
Dunque, ad oggi, non esiste una data certa di fine lavori, né tantomeno di avvio effettivo, alimentando la confusione e soprattutto l’indignazione tra cittadini, utenti e associazioni.
Nessuna trasparenza da parte degli enti coinvolti
Parliamo di un progetto da oltre 27 milioni di euro (al netto dell’IVA), appaltato da AICA (Azienda Idrica Comuni Agrigentini), finanziato tramite l’Assemblea Territoriale Idrica e con risorse europee e regionali. L’impresa esecutrice è un raggruppamento temporaneo composto da Consorzio Stabile Della, GEN Costruzioni e Essequattro Costruzioni.
Ma nessuno degli enti coinvolti ha ritenuto opportuno aggiornare i cittadini sul reale stato dell’opera. Né sul perché il cantiere non sia stato avviato, né sul motivo per cui la tempistica contrattuale sia già nei fatti disattesa. Un atteggiamento che appare come una grave mancanza di rispetto nei confronti di una cittadinanza che da decenni convive con una rete idrica obsoleta e colabrodo.
Un’opera fondamentale per Agrigento, ma trattata con superficialità
Questa infrastruttura è forse la più importante mai progettata per Agrigento, sia per valore economico sia per impatto sociale. Dovrebbe garantire finalmente un sistema idrico moderno, automatizzato, efficiente e ridurre drasticamente le perdite della rete che, oggi, sfiorano livelli insostenibili.
Eppure, a fronte di questa importanza, manca totalmente una comunicazione pubblica chiara. Non è stato diffuso alcun aggiornamento formale, né da AICA, né dall’ATI, né dalla Regione, né dal Comune. Il cartello è lì, ma il cantiere è un fantasma. E i cittadini si ritrovano ancora una volta ostaggi della disorganizzazione.
Le domande che attendono risposta
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Perché i lavori non sono ancora iniziati?
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Quando sarà definita la consegna definitiva?
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Qual è la nuova data stimata per l’ultimazione dell’opera?
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Perché nessuno comunica con la cittadinanza?
Domande legittime, che meritano risposte immediate da parte di chi ha in mano la gestione di un progetto strategico per il futuro idrico e ambientale della città.

