Cesare Castelli lascia Sciacca e torna in Questura ad Agrigento: guiderà il servizio PASI
Il vicequestore Cesare Castelli, tra i dirigenti della Polizia di Stato più apprezzati in Sicilia, lascia il comando del Commissariato di Sciacca per assumere un nuovo incarico presso la Questura di Agrigento, dove guiderà la Divisione PASI (Polizia Amministrativa, Sociale e dell’Immigrazione).
Si tratta di un ritorno in casa per Castelli, che ha già ricoperto numerosi ruoli di prestigio nel territorio agrigentino, distinguendosi per competenza, serietà e grande dedizione al servizio.
Un ritorno ad Agrigento, dove ha lasciato il segno
Il nome di Cesare Castelli è da anni legato alla realtà della provincia di Agrigento. Ha diretto con autorevolezza e risultati concreti diversi Commissariati di pubblica sicurezza, tra cui Porto Empedocle, Palma di Montechiaro, Canicattì e Licata, oltre ad aver già operato all’interno della Divisione Anticrimine della Questura di Agrigento, lasciando sempre un segno positivo.
Durante il suo periodo a Sciacca, ha dimostrato ancora una volta la sua capacità di guida e di dialogo con il territorio, instaurando un forte rapporto di collaborazione con le istituzioni locali e con i cittadini.
Un incarico strategico alla PASI
Il nuovo incarico alla guida della Divisione PASI rappresenta un passaggio importante e delicato. Si tratta di un settore strategico per la gestione dei servizi alla cittadinanza, tra cui licenze, passaporti, armi, controlli amministrativi e, soprattutto, le attività legate all’immigrazione, tema particolarmente sensibile per una provincia di frontiera come quella di Agrigento.
Affidare a Castelli questa divisione è una scelta che conferma la fiducia che la Polizia di Stato ripone nelle sue capacità organizzative e relazionali.
Un dirigente stimato da colleghi e cittadini
Cesare Castelli è riconosciuto come uno dei dirigenti più stimati della Polizia di Stato in Sicilia. Il suo ritorno alla Questura di Agrigento è stato accolto con favore e grande stima anche da parte di sindacati e associazioni di categoria, che ne riconoscono l’approccio umano, il rigore professionale e l’apertura al dialogo.
Il suo arrivo alla PASI rappresenta una garanzia di serietà e di qualità per un settore spesso al centro di problematiche complesse e delicate.

