Agrigento, rete idrica: lavori partiti tra dubbi e omissioni
di Giuseppe Di Rosa
Dopo mesi di silenzi, negazioni e rassicurazioni fuori luogo, è il momento di raccontare i fatti. E lo faccio dopo aver volutamente lasciato parlare chi, con superficialità o complicità, ha voluto far credere che ad Agrigento tutto procedesse per il meglio.
La verità è ormai acclarata: il finanziamento da 49 milioni di euro per la rete idrica agrigentina è andato perso. Lo abbiamo denunciato già a gennaio 2024, mentre altri si affannavano a negare. Oggi, grazie a un intervento dell’assessore di Mauro, il progetto è stato recuperato parzialmente con una nuova linea di finanziamento da 30 milioni di euro, ma i 19 milioni restanti e — soprattutto — i tempi utili sono sfumati nel nulla.
Contratti, gare e tempi irrealistici
I lavori sono finalmente partiti, ma le ombre si moltiplicano:
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Come si può affidare un cantiere attraverso una gara d’appalto falsata nei tempi, dove il contratto firmato prevede 365 giorni ma il progetto stesso ne richiede almeno 1000?
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È lecito firmare un contratto con una data falsificata, consapevolmente falsa, solo per rispettare una scadenza fittizia?
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Come si giustifica l’avvio dei lavori in assenza del decreto ufficiale di finanziamento?
Domande pesanti, a cui finora nessuno ha dato risposte chiare. Ma è un dovere istituzionale chiarire queste anomalie.
I tubi arrivano dalla Turchia, ma si poteva fare di meglio
Parliamo ora della parte tecnica. Sapete quanto tempo serve per ricevere i tubi principali della condotta? Circa sei mesi, e sono realizzati solo in Turchia. E allora: cosa stanno installando oggi? Tubi in polietilene, materiale sicuramente più semplice da reperire ma non necessariamente il più adatto per un impianto destinato a durare decenni.
Eppure esisteva una soluzione più moderna, più rapida, più sostenibile: il sistema “no dig”, che consente di inserire le nuove tubature all’interno di quelle esistenti, senza dover demolire nulla, sfruttando le vecchie condotte come guaina protettiva.
Una tecnica ormai utilizzata in tutta Europa per le reti idriche urbane, che avrebbe consentito di risparmiare tempo, costi e disagi alla città. Perché non è stata adottata? Anche questo resta un mistero.
Una città che perde tempo, risorse e fiducia
Agrigento perde ancora. Perde milioni, perde credibilità, perde tempo. Ma soprattutto, perde la fiducia dei cittadini, costretti ad assistere a una gestione opaca, senza trasparenza, dove anche un’opera fondamentale come la rete idrica diventa l’ennesimo terreno di ambiguità.
E mentre il sindaco, l’amministrazione e i responsabili regionali continuano a nascondersi dietro comunicati vaghi, la città chiede verità. Chiede di sapere chi ha sbagliato, perché non si è fatto prima, perché non si è scelto il meglio, e perché si continuano a raccontare mezze verità.
Agrigento merita molto di più.
LINK CONSIGLIO COMUNALE APERTO DEL 27.6.2024 INTEGRALE : https://agrigento.civicam.it/live36-Consiglio-Comunale.html






