Non ricevono gli stipendi dallo scorso mese di novembre: questa la ragione delle proteste attuate dai lavoratori dell’ODA (Opera Diocesana Assistenza) di Catania che, nei giorni scorsi, hanno manifestato di fronte alla sede dell’Arcivescovado del capoluogo etneo.
Il corteo ha visto la partecipazione di circa duecento persone, che si sono mosse dalla Prefettura fino a via Vittorio Emanuele.
A indire il sit-in, è stata la sigla USB Lavoro Privato, malgrado le rassicurazioni espresse qualche settimana fa dall’Arcivescovo Luigi Renna, che aveva annunciato l’arrivo di quattro mensilità arretrate.
Le spettanze già abbondantemente maturate, tuttavia, non sono ancora state erogate.
Malgrado ciò, i dipendenti continuano a prestare servizio nella struttura.
Proprio in merito ai bonifici attesi ormai da parecchi mesi, si registra l’intervento di Orazio Vasta della Federazione USB del Sociale di Catania che, proprio qualche giorno addietro, ha annunciato la loro emissione da parte dell’ODA, pur non specificando a quanto ammontino i pagamenti effettuati.
“L’Arcivescovo Luigi Renna – spiega il sindacalista – aveva parlato della vertenza in corso alcuni giorni prima di Pasqua ma poi, quasi in conclusione del corteo, si è appreso che l’amministrazione avesse provveduto ai bonifici”.
“Siamo a fine mese – precisa – e quindi si contano già sette mensilità oltre alla tredicesima”.
“Una sofferenza legata al fatto che il personale attualmente presta servizio senza ricevere soldi – afferma – e, oltre a questo, non ha mai smesso di lavorare neppure per un giorno: non si registra neppure una sola ora di assenza”.
“Attualmente – conclude – i dipendenti dell’ODA sono poco meno di trecento, perché ogni giorno ci sono anche quattro unità che si dimettono per giusta causa”.

