Senza memoria e rispetto di essa non si può guardare al futuro. E cosa meglio delle foto possono raccontare il glorioso passato di un luogo e delle sue storie. Le foto utili a tale scopo sono quelle tratte dall’archivio di Aldo Alessandro, insegnante di Educazione Fisica e organizzatore di eventi sportivi, appassionato di fotografica coniugata all’impegno giornalistico, svolto dagli anni Cinquanta quale corrispondente del quotidiano La Sicilia. Piccoli grandi gioielli, in mostra dal 30 aprile all’uno maggio prossimi all’interno della stazione marittima di Porto Empedocle. E non per caso. Ritraggono il porto in momenti della sua massima attività, i suoi clamori e i silenzi come si succedono nella vita. La mostra intende essere un omaggio a Nave Amerigo Vespucci, simbolo della marineria italiana in tutto il mondo e ospite nell’anno di Agrigento Capitale della Cultura.

Il poetico bianco e nero dei 14 scatti dipinge navi, barche da pesca, uomini del mare e del porto appartenenti a un passato ancora recente – difficile e pieno di aspettative – che ispirò molte pagine di Andrea Camilleri, al quale il paese natio dedicherà, per il centenario della nascita, una serie di eventi e la istituzione di un Parco letterario. “La presenza di Nave Vespucci onora tale percorso, restituendoci alla nostra storia di mare, presidiata dalla Torre di Carlo V e dalla vicina valle dei Templi”, sottolinea l’ammiraglio Vittorio Alessandro, figlio di Aldo e presidente dell’associazione Ri-connessioni che, con il comune, l’autorità di sistema portuale e la Guardia Costiera ha ideato e organizzato l’evento. Una straordinaria occasione di valorizzazione del bagaglio storico di Porto Empedocle, in una circostanza ad alto impatto di visibilità su scala nazionale. 

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