Intorno alle ore 23:30 di lunedì 28 aprile, in una struttura adibita saltuariamente a eventi privati ubicata nel territorio di San Gregorio di Catania, un ventitreenne del posto ha perso la vita dopo essere stato raggiunto da un colpo di arma da fuoco, esploso dal padre di sessantadue anni.
Secondo quanto ricostruito dagli investigatori del Nucleo Operativo della Compagnia Carabinieri di Gravina di Catania, che stanno ancora chiarendo l’esatta dinamica dei fatti sulla base degli indizi raccolti da verificare in sede giurisdizionale, all’interno della location gestita dal sessantaduenne era in corso una festa di compleanno, a cui stavano partecipando numerosi giovani.
Durante la serata sarebbe scoppiata una lite tra alcuni presenti e il gestore della sala eventi, nel tentativo di riportare la calma, avrebbe inizialmente cercato di placare gli animi, per poi estrarre una pistola ed esplodere alcuni colpi a scopo intimidatorio, con l’intento di interrompere la rissa.
In particolare, durante quei concitati momenti, il figlio del sessantaduenne, che si trovava all’interno della sala, sarebbe intervenuto assieme ad altri per bloccare il padre; tuttavia, nella confusione generata dalla fuga dei presenti, l’uomo avrebbe esploso ulteriori colpi di pistola, uno dei quali avrebbe raggiunto mortalmente il ragazzo, mentre un altro proiettile avrebbe colpito a un arto inferiore un trentunenne successivamente trasportato all’ospedale Cannizzaro di Catania per le cure necessarie.
Nonostante il tempestivo intervento dei sanitari del 118, che hanno immediatamente praticato tutte le manovre possibili per rianimarlo, il giovane è deceduto poco dopo.
Sul posto sono intervenuti i militari del Nucleo Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Gravina di Catania, che hanno immediatamente fermato il sessantaduenne, al netto della presunzione d’innocenza fino a sentenza definitiva di condanna.

Contestualmente, il personale della Sezione Operativa della Compagnia di Gravina, insieme alla Sezione Investigazioni Scientifiche del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Catania, sta eseguendo i rilievi tecnici e svolgendo le indagini finalizzate alla ricostruzione dettagliata degli eventi.
Secondo quanto riferito dall’ufficio stampa dell’Ospedale Cannizzaro il trentunenne ferito all’altezza della caviglia è stato curato e dimesso dal nosocomio, con ferite giudicate guaribili in quindici giorni.

