Agrigento, emergenza ambientale a San Leone: stagione balneare 2025 tra fognature a cielo aperto e silenzi istituzionali
Gravi criticità igienico-sanitarie minacciano la spiaggia delle Dune a San Leone, frazione balneare di Agrigento, proprio mentre prende ufficialmente il via la stagione balneare 2025. Da giorni, l’associazione ambientalista Mareamico Agrigento ha documentato con immagini inequivocabili la presenza di liquami fognari che scorrono direttamente sulla sabbia, arrivando fino al mare, in una zona molto frequentata da bagnanti e famiglie.
👉 Leggi il precedente articolo con la denuncia completa e le immagini choc:
https://reportsicilia.it/san-leone-stagione-balneare-2025-parte-nel-degrado/
Chi ha la responsabilità dello sversamento fognario?
A seguito della segnalazione, Mareamico ha allertato AICA, Comune di Agrigento, ARPA Sicilia, Capitaneria di Porto e la Procura della Repubblica. L’unico ente a rispondere è stato AICA, che ha affermato che le proprie centraline di sollevamento non hanno segnalato alcuna anomalia, pur confermando, dopo aver eseguito le analisi, che le acque risultano fortemente inquinate.
Gli altri enti, inclusa l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Francesco Miccichè, non hanno fornito alcun riscontro né adottato misure urgenti per tutelare la salute pubblica.
Nessun divieto di balneazione: omissione pericolosa
Nonostante l’evidente pericolo sanitario, il sindaco di Agrigento non ha emanato alcun divieto di balneazione. Una decisione in aperta violazione delle norme che impongono l’immediata interdizione alla balneazione in caso di inquinamento accertato. L’inerzia del Comune è ancora più grave se si considera che la spiaggia è già frequentata da residenti e turisti, ignari del rischio microbiologico a cui sono esposti.
San Leone tra degrado e vergogna: la Capitale Italiana della Cultura 2025 mostra il suo lato peggiore
È inaccettabile che, nell’anno di Agrigento Capitale Italiana della Cultura 2025, l’amministrazione comunale lasci che una delle spiagge simbolo del territorio si trasformi in una cloaca a cielo aperto.
L’assenza di cartelli di divieto, segnalazioni, comunicati ufficiali o bonifiche immediate rappresenta un comportamento omissivo che deve essere denunciato con forza. La salute dei cittadini non può e non deve essere sacrificata sull’altare dell’indifferenza e del disinteresse amministrativo.




