In attesa che si ponga fine allo scandalo del viadotto Akragas-Morandi ad Agrigento, semichiuso da quasi dieci anni, oggi Anas fa sapere un’altra bella notizia sul fronte della viabilità regionale. E’ stato aperto al traffico, così come programmato, il viadotto Arenella III, sulla carreggiata in direzione A19, lungo la strada statale 640. “Con l’apertura del viadotto Arenella si è reso percorribile, nella configurazione definitiva a doppia carreggiata con sezione stradale tipo B (strada extraurbana principale), un ulteriore tratto di 1,4 km della nuova SS 640 “Strada degli Scrittori” lungo l’itinerario Agrigento – Caltanissetta, portando l’estesa chilometrica aperta al traffico a 27 km su 28 complessivi del lotto in esecuzione. L’apertura dell’ultimo chilometro avverrà con la messa in esercizio del nuovo viadotto San Giuliano prevista alla fine del mese di giugno”. Il viadotto Arenella III ha una lunghezza di 616 m metri ed è costituito da 13 campate, di luci variabili da 36 a 54 metri che consentono di scavalcare la linea ferroviaria Caltanissetta Xirbi-Bicocca ed il torrente Imera. L’apertura del viadotto consentirà anche la messa in esercizio della Galleria Cozzo Carlatti DX e della carreggiata, in direzione A19 della SS640, in corrispondenza dello svincolo sulla SS626 nella sua configurazione definitiva. La sezione stradale è composta da 2 corsie da 3,75 metri, due banchine di cui una di larghezza costante 1,75 metri e l’altra con larghezza variabile da 1,25 a 3,55 metri, oltre ad un marciapiede di larghezza 1,5 metri posto all’esterno della carreggiata.
Un gigante da 13 milioni di euro

Anas fornisce alcuni dati tecnici sull’opera: “L’impalcato è del tipo misto in acciaio calcestruzzo ed è costituito da due travi in acciaio di altezza 2,4 metri, rese solidali mediante collegamenti trasversali e longitudinali e da una soletta in cemento armato, gettata in opera su casseri a perdere tipo predalles in acciaio corten. Lo schema statico dell’impalcato è a trave continua con due giunti di dilatazione in corrispondenza delle spalle. Sono presenti 12 pile a fusti singoli di altezza variabile fino ad un massimo di 11 metri. Gli impalcati sono collegati ai pulvini mediante 24 isolatori elastomerici di cui 8 dielettrici posizionati sulle pile di sostegno della campata che scavalca la linea ferroviaria. Le fondazioni sono costituite da zattere di pianta rettangolare con dimensioni variabili fondate su pali di grande diametro. La realizzazione del viadotto ha comportato un investimento di 13 milioni di euro“. Per il superamento di gravi problematiche che avevano comportato il blocco totale dei lavori e prefiguravano la risoluzione del contratto di appalto, nell’aprile 2021 è stato nominato un Commissario Straordinario di Governo, l’Ingegnere Raffaele Celia, già Responsabile Anas della Struttura Territoriale Sicilia, che ha operato all’unisono con la stazione appaltante per il raggiungimento del risultato odierno. Nominare un commissario anche per il viadotto Akragas ad Agrigento non sarebbe un’idea malvagia, ma questa è un’altra storia. Triste storia.

