Agrigento Capitale della Cultura? Ecco come si presenta la città al mondo

Siamo al quinto mese dell’anno in cui Agrigento dovrebbe splendere come Capitale Italiana della Cultura 2025. Ma basta fare un giro per le vie della città per rendersi conto che la realtà è ben diversa. Via Discesa Mirate, via Esseneto, via Marchisia Prefoglio e via Callicratide, Piazzale ex Saiseb,  sono solo alcuni esempi di un degrado diffuso: marciapiedi invasi da erbacce, sterpaglie incolte e sacchi di spazzatura ammassati agli angoli delle strade o appesi ai muri come decorazioni dell’incuria.

Agrigento si presenta così dopo quasi cinque anni di amministrazione guidata dal sindaco Francesco Miccichè e a tre anni dalla proclamazione a Capitale della Cultura. Eppure, a fronte di circa 20 milioni di euro già spesi per eventi, promozione e comunicazione, ciò che salta all’occhio è una città abbandonata, trascurata, del tutto inadeguata al ruolo di ambasciatrice della cultura italiana nel mondo.

Le immagini parlano da sole: cumuli di rifiuti davanti a palazzi e scuole, angoli del centro storico ridotti a discariche, aree pedonali invase da vegetazione incontrollata che ostacola il passaggio di anziani e bambini.

Una scena indecorosa, che mortifica i cittadini e lascia attoniti i turisti.

La Capitale della Cultura dovrebbe essere simbolo di bellezza, accoglienza e civiltà. Invece, ad Agrigento, la cultura sembra finita sotto i rifiuti, sepolta da una gestione amministrativa distante dalla realtà quotidiana e dalle vere esigenze della città.

Il sindaco e l’amministrazione comunale non possono più rifugiarsi dietro le cerimonie e i titoli: serve un cambio di passo immediato. I cittadini meritano rispetto, pulizia, decoro. I turisti meritano una città all’altezza della sua storia.

Report Sicilia continuerà a raccontare senza filtri ciò che accade ad Agrigento. Perché chi ama davvero questa città non può più tollerare il silenzio e l’abbandono.

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