Agrigento muore di sete: Valentina Cirino (Lega) attacca AICA

“Agrigento è Capitale Italiana della Cultura 2025, ma è anche la città più assetata d’Italia”. Con queste parole dure Valentina Cirino, capogruppo della Lega Salvini Premier al Consiglio comunale di Agrigento, denuncia una situazione diventata ormai insostenibile per migliaia di cittadini.

Il bersaglio è AICA, la società consortile che gestisce la distribuzione idrica nel territorio, accusata di operare “con il contagocce”. L’erogazione dell’acqua è irregolare, spesso insufficiente, e le perdite della rete – mai riparate – vengono imputate agli stessi utenti. Un paradosso che si traduce in bollette salatissime, tra le più care d’Italia, anche per l’acqua che i cittadini non hanno mai ricevuto ma che è andata dispersa.

Valentina Cirino ricorda come durante l’estate 2024 la crisi abbia raggiunto il culmine, con rifornimenti tramite autobotti a pagamento e promesse di rimborsi che, a oggi, restano lettera morta. “Si parla di oltre due milioni di euro che AICA dovrebbe restituire ai cittadini – afferma – ma i soldi non si sono visti. Anzi, molti hanno ricevuto anche avvisi di mora: alla beffa si aggiunge il danno”.

La denuncia si fa ancora più grave quando la Lega accusa la società di aver aumentato le tariffe con la giustificazione che i Comuni rischiavano il dissesto finanziario. “Una decisione inaccettabile – dichiara Cirino – che penalizza ancora una volta i cittadini, vittime di un sistema inefficiente, opaco e arrogante”.

“Agrigento merita di più – conclude – merita un servizio idrico trasparente, equo e funzionante. La cultura non può crescere nella sete e nella disperazione. E chi governa deve smetterla di fare finta di nulla”.

La Lega promette battaglia in tutte le sedi istituzionali per pretendere giustizia e rispetto nei confronti degli agrigentini

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