Una delle più rilevanti zone di Catania si appresta a cambiare volto nei prossimi anni.
Si tratta del lungomare, precisamente il tratto che collega piazza Nettuno a Ognina, pittoresco borgo marinaro, in corrispondenza dell’intersezione con via Messina.
Nei giorni scorsi il Palazzo della Cultura ha ospitato la presentazione del progetto di riqualificazione dell’area nella strada litoranea, con il chiaro obiettivo di restituire un rapporto diretto con il mare alla città e a chi ci vive.
A vincere il concorso internazionale di progettazione indetto dal Comune del capoluogo etneo è stato lo studio associato Bodàr che, attraverso l’architetto e fondatore Francesco Messina, ha illustrato alcuni dettagli riguardanti il nuovo look del lungomare, relativi anche al restante tratto tra piazza Nettuno e piazza Europa.
Il progetto, nello specifico, prevede la riqualificazione della piazza di Ognina e la demolizione del viadotto che la sovrasta, costruito negli anni Sessanta quando venne aperto il lungomare, e la creazione di un grande spazio pubblico pedonale e aree verdi.
Proprio l’architetto Francesco Messina ha spiegato quanto sia stato importante il supporto del Comune di Catania nella fase della progettualità.
“Ci è stato permesso – racconta – di raddrizzare il tiro su alcuni temi e di accogliere alcune istanze della comunità di Ognina, che aveva delle specifiche esigenze: l’interazione con l’amministrazione è stata importante e proficua”.
“Si tratta – osserva – di un tema molto centrale per la città di Catania: vogliamo consegnare agli abitanti un rapporto migliore con il mare, attraverso la demolizione del viadotto, che permetterà alla piazza di recuperare la giusta centralità”.
I DETTAGLI
Il tratto che collega piazza Nettuno a via Messina diventerà una zona a traffico limitato, accessibile solo ai residenti e agli addetti ai lavori delle attività commerciali e portuali di Ognina.
“Lasceremo una sola corsia – precisa Francesco Messina – per residenti e lavoratori: nella nostra ipotesi progettuale, si dovrebbe allargare lo spazio pedonale tra le piazze Nettuno ed Europa, restringendo la carreggiata a due corsie”.
L’opzione è attualmente al vaglio dell’Ufficio Tecnico del Comune, a cui spettano le valutazioni in merito.
I punti cruciali del progetto sono due: la demolizione del ponte, con il successivo scenario per la circolazione veicolare, e la pista ciclabile.
L’architetto ha anche indicato i possibili tempi di realizzazione.
“Abbiamo già consegnato – dice – il progetto di fattibilità tecnica ed economica approvato di recente dalla Giunta e siamo in fase di redazione del progetto esecutivo, che sarà consegnato entro metà giugno e approvato alla fine del mese, quando dovrà essere bandita la gara per l’assegnazione dei lavori all’impresa”.
L’avvio dei cantieri è previsto entro la fine del 2025 e gli interventi dovrebbero durare circa tre anni, anche in considerazione della demolizione del ponte.
La pista ciclabile sarà rimodulata ma avrà la stessa continuità e manterrà le attuali dimensioni.
“In luogo del viadotto – puntualizza l’architetto dello studio Bodàr – ci sarà un raccordo con due rampe per consentire il transito alle macchine: una con pendenza minima pari a meno del cinque per cento, l’altra più accidentata con uno spazio percorribile da macchine, bici e a piedi”.
Il traffico sarà limitato ai residenti.
“Ci sarà una bordonata con piccoli gradini in pendenza – conclude – che renderà più agevole la risalita per i pedoni, il traffico veicolare sarà tutto deviato su via Barraco e nella ztl tutte le strade saranno utilizzabili, ma solo per residenti ed esercenti”.

