La rete idrica agrigentina “a mazzate”: la satira di Criminisi inchioda il sistema
AGRIGENTO – Per la rubrica “La notizia vista da Sergio Criminisi”, arriva un’altra potente e corrosiva vignetta che fotografa perfettamente, con amara ironia, il disastro della rete idrica agrigentina. Un’opera che, come spesso accade nei lavori dell’artista satirico, non ha bisogno di parole per raccontare un fallimento sotto gli occhi di tutti.
L’immagine è chiara: una condotta idrica marcata “Regione Sicilia” che perde acqua in ogni direzione, una banconota da 500 euro a mo’ di mazza usata per spaccarla ulteriormente, e una targa inequivocabile: “Rete idrica di Agrigento”. Il messaggio? La rete idrica è stata ammazzata a mazzate… da mazzette.
Chi osserva, capisce al volo. E chi ha operato certe scelte, adesso si affretta a dichiararsi “estraneo ai fatti”.
Satira come denuncia sociale: quando il disegno dice più di mille parole
Nel momento in cui la magistratura indaga e vengono alla luce presunti casi di corruzione legati all’appalto per la nuova rete idrica, questa vignetta suona come un’accusa visiva che vale più di un’inchiesta.
La denuncia di Criminisi è simbolica, ma il contesto è reale: la perdita di 49 milioni di euro di finanziamenti, l’inchiesta sugli appalti truccati, i nomi che emergono dagli atti giudiziari, e la drammatica condizione quotidiana di migliaia di agrigentini senza acqua.
“Lui dice di essere estraneo ai fatti…”
Nella chiusa della rubrica, Criminisi aggiunge il colpo di fioretto: “però lui dice di essere estraneo ai fatti”. Un riferimento nemmeno troppo velato a chi oggi si smarca da ogni responsabilità, mentre la città affonda nella sete e nella vergogna.
In evidenza
💧 Crisi idrica senza fine: la rete idrica agrigentina è un colabrodo non solo fisicamente, ma anche moralmente.
🖋️ La satira colpisce ancora una volta più forte di un editoriale. E nessuno, stavolta, può dire di non aver capito.

