Comune di Porto Empedocle e comando provinciale della Guardia di Finanza ancor più uniti nella lotta ai “furbetti” dell’Isee. L’amministrazione retta dal sindaco Calogero Martello e le fiamme gialle provinciali, senza organizzare incontri con i mass media per dare la notizia, hanno stipulato un protocollo d’intesa che per i prossimi due anni fungerà da stella cometa nel contrasto a coloro i quali provano a raggirare i controlli per ottenere contributi economici. Tutto allo scopo di rafforzare il sistema di prevenzione e contrasto delle condotte lesive degli interessi economici e finanziari pubblici connessi alle misure di sostegno e/o di incentivo, per le quali è già stato perfezionato l’iter di concessione, di competenza del Comune di Porto Empedocle, con particolare riferimento alle prestazioni sociali agevolate; il decreto interministeriale 8 marzo 2013, sulla “Definizione delle modalità di rafforzamento dei controlli dell’ISEE” ha ridisegnato il sistema della gestione e dello scambio delle informazioni nel settore delle prestazioni sociali agevolate. La priorità è misurare la reale capacità contributiva dei soggetti destinatari i contributi e la salvaguardia degli interessi finanziari degli Enti su cui grava l’erogazione degli aiuti. Alla luce di ciò il Comune di Porto Empedocle mette a disposizione della Guardia di Finanza dati, notizie, informazioni e analisi di contesto utili al perseguimento delle finalità del patto, incluse quelle relative ai beneficiari/destinatari delle misure di sostegno/incentivo/finanziamento già perfezionate e quelle per le quali ha avviato il competente iter amministrativo. La Guardia di Finanza potrà utilizzare, nell’ambito dei propri compiti d’istituto, i dati e gli elementi acquisiti per orientare e rafforzare l’azione di prevenzione, ricerca e repressione degli illeciti economici e finanziari in danno del bilancio del Comune, dello Stato e dell’Unione europea. In relazione a tali flussi, i dati oggetto di scambio devono essere adeguati, pertinenti e limitati rispetto alle finalità per le quali sono trattati e la trasmissione avviene con modalità idonee a garantire la sicurezza e la protezione dei dati, osservando i criteri individuati dal Garante in materia di comunicazione di informazioni tra i soggetti pubblici. Il protocollo avrà la durata di due anni, ma ovviamente nulla vieterà ai prossimi amministratori e finanzieri di rinnovare questo patto anti furbetto.

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