AGRIGENTO – Una richiesta forte e chiara arriva dalla provincia di Agrigento al Presidente della Regione Siciliana, Sen. Renato Schifani: commissariare AICA per salvare il servizio idrico integrato. A firmarla è Silvio Cuffaro, sindaco di Raffadali e membro dell’assemblea dei sindaci soci dell’Azienda Idrica Comuni Agrigentini.
Con una lettera inviata a Palazzo d’Orléans, Cuffaro lancia l’allarme: il futuro di AICA è appeso a un filo dopo l’atto di pignoramento esecutivo notificato ai Comuni soci da Siciliacque, società creditrice dell’ente per un debito complessivo superiore a 18 milioni di euro. Ogni Comune – si legge nell’atto – sarà chiamato a rispondere in proporzione alla propria quota di partecipazione, mettendo a rischio i già fragili bilanci municipali.
“Se questo meccanismo di riscossione forzata dovesse proseguire – scrive Cuffaro – AICA non sarebbe più in grado di pagare gli stipendi, garantire la manutenzione o assicurare la distribuzione dell’acqua, con gravi conseguenze sanitarie, ambientali e sociali.”
Il primo cittadino di Raffadali chiede al Presidente Schifani l’immediata nomina di un commissario regionale, sottolineando come sia inutile promuovere nuovi progetti infrastrutturali – come i dissalatori – senza un ente affidabile che gestisca la distribuzione idrica.
La crisi gestionale di AICA, già sotto i riflettori della Procura nell’ambito di varie inchieste su gare, affidamenti e appalti pubblici, si intreccia adesso con una emergenza finanziaria senza precedenti. Il rischio concreto è che decine di comuni restino senz’acqua, non per mancanza di risorse naturali, ma per fallimenti amministrativi e gestionali.
“Non c’è più tempo – conclude Cuffaro – la Regione intervenga. L’acqua è un diritto e non può essere ostaggio dell’inerzia.”
Un appello che, viste le circostanze, non può restare inascoltato.

