Agrigento sommersa dai rifiuti: nel cuore della città, montagne di spazzatura sotto gli occhi della giustizia
AGRIGENTO – Scene da periferia abbandonata, ma siamo nel cuore di Agrigento, tra Via Tomasi di Lampedusa e Via Mazzini, a due passi dal Tribunale. Cumuli di sacchetti della spazzatura, cartoni, plastica e umido invadono i marciapiedi, ostruiscono scale, occultano ringhiere e cancelli. Un degrado sotto gli occhi di tutti, proprio mentre la città si fregia del titolo di Capitale Italiana della Cultura 2025.
Le immagini che pubblichiamo parlano da sole. Non è un caso isolato. È lo specchio del fallimento amministrativo di una città dove da oltre tre mesi manca un assessore con delega ai rifiuti e al servizio idrico. Dopo le dimissioni del vicesindaco Aurelio Trupia, l’amministrazione guidata dal sindaco Francesco Miccichè non ha più assegnato i rami fondamentali di acqua e rifiuti. Di fatto, un settore strategico è senza guida politica e amministrativa.
Una città allo sbando senza assessore ai rifiuti
La responsabilità del caos odierno affonda le radici in scelte sbagliate e rinvii infiniti. L’assessorato ad acqua e rifiuti era stato affidato al vicesindaco Trupia, figura vicina al deputato regionale Roberto Di Mauro, già assessore regionale a sua volta (anch’egli oggi dimissionario, coinvolto nell’inchiesta sugli appalti). Dopo l’uscita di scena di entrambi, nessuno ha preso il posto. Nessun nuovo nome. Nessuna direzione. Nessuna pianificazione.
E mentre la città affoga nell’immondizia, l’amministrazione pensa a concerti, loghi e comunicazione per eventi culturali.
Un paradosso sotto gli occhi della giustizia
A rendere tutto ancora più emblematico è la vicinanza geografica al Tribunale di Agrigento, simbolo della legalità. Mentre dentro si celebrano udienze contro reati ambientali, fuori i marciapiedi sono trasformati in discariche, a pochi metri dalla sede della giustizia.
Persino le scale pedonali – che dovrebbero garantire l’accesso alle abitazioni – sono letteralmente bloccate dai rifiuti. Le immagini mostrano un vero e proprio muro di sacchi dell’umido, accatastati da giorni, in un mix di umiliazione urbana e rischio sanitario.
Dove sono finiti i controlli? E i responsabili?
Nessuna pattuglia. Nessun dirigente comunale. Nessun intervento di emergenza. Solo silenzio, assenza, e amministrazione latitante. La SRR tace. Il gestore del servizio non risponde. E la politica, distratta dai giochi di potere e dalla propaganda, si gira dall’altra parte.
📌 Agrigento Capitale della Cultura? Sì, ma della cultura dell’abbandono e del disinteresse. Se non si interviene subito, a pagare il prezzo saranno ancora una volta i cittadini onesti e i pochi imprenditori che resistono nel caos.








