Agrigento, rete idrica: sembrerebbe che l’anticipo alla ditta sia stato garantito da una polizza “non valida”. A rischio centinaia di migliaia di euro
AGRIGENTO – Una segnalazione anonima ma circostanziata, giunta alla nostra redazione, solleva un possibile caso di grave irregolarità amministrativa legato all’appalto per il rifacimento della rete idrica di Agrigento, già sotto i riflettori della magistratura.
Sembrerebbe infatti che l’anticipo del 30% del valore del contratto – pari a centinaia di migliaia di euro – sia stato versato in favore del Consorzio Stabile Della, aggiudicatario dei lavori, sulla base di una polizza fideiussoria che non rispetterebbe i criteri imposti dal Codice degli Appalti.
La polizza “sospetta”
Secondo quanto riportato nella segnalazione, la polizza n. 100-0428-2023 sarebbe stata emessa da ARCA Mutua – Società di Mutuo Soccorso, soggetto che – sembrerebbe – non risulti iscritto negli elenchi degli enti abilitati a prestare garanzie fideiussorie in ambito di appalti pubblici.
Il riferimento normativo è l’art. 125 del D.Lgs. 36/2023, che stabilisce che tali garanzie debbano provenire esclusivamente da:
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banche autorizzate,
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compagnie assicurative vigilate da IVASS,
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intermediari finanziari iscritti all’albo ex art. 106 del TUB.
ARCA Mutua, secondo quanto verificabile pubblicamente, non comparirebbe tra questi soggetti.
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Quali rischi per le casse pubbliche?
Se fosse confermato, ciò comporterebbe che l’anticipo versato non sarebbe coperto da una garanzia realmente esigibile in caso di inadempimento della ditta. In altre parole, se l’impresa non dovesse portare a termine i lavori, lo Stato non avrebbe alcun titolo reale per recuperare quelle somme.
Un danno potenziale per le casse pubbliche e un precedente allarmante, specie considerando che il progetto della rete idrica di Agrigento è già avvolto da polemiche, rallentamenti e indagini giudiziarie.
Chi ha autorizzato tutto ciò?
Sembrerebbe che la polizza sia stata accettata da funzionari della Regione Siciliana – Dipartimento Acqua e Rifiuti – senza le opportune verifiche sui requisiti del garante. A questo punto è lecito chiedersi:
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Chi ha firmato la ricezione della polizza?
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Quali controlli sono stati effettuati?
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È stata una svista tecnica o un’omissione consapevole?
Ricordiamo che l’intera vicenda si inserisce nel più ampio filone investigativo sugli “appalti pilotati” ad Agrigento, che vede coinvolti diversi soggetti pubblici e privati, tra cui figure politiche di spicco ed ex funzionari regionali.
Il dovere della cautela e il diritto alla verità
In assenza di documenti ufficiali – che al momento sembrerebbe siano ancora coperti da riservatezza o non pubblicati – Report Sicilia si limita a raccogliere e rilanciare una segnalazione dettagliata e verificabile nei suoi riferimenti normativi.
Invitiamo quindi gli enti coinvolti, in primis AICA, Regione Siciliana e Comune di Agrigento, a fare chiarezza immediata, confermando o smentendo quanto segnalato. L’appalto per la nuova rete idrica è troppo importante per essere gestito con leggerezza.
📌 Se confermato, si tratterebbe di un fatto gravissimo. Agrigento ha bisogno di acqua, trasparenza e responsabilità. Non di anticipo a fondo perduto.

