Concorsi e silenzi: esposto anonimo alla Guardia di Finanza sul “sistema Melilli”, mentre Agrigento assume e tace
AGRIGENTO – MELILLI – SIRACUSA
Un esposto anonimo, indirizzato alla Guardia di Finanza, ha rimesso al centro dell’attenzione il “sistema Melilli”, quel presunto intreccio di parentele, nomine pilotate e scambi politici che ruoterebbe attorno al concorso per vigili urbani bandito nel 2023 dal Comune siracusano. A renderlo noto è l’articolo pubblicato il 5 giugno 2025 a pagina 5 del quotidiano “Libertà”, dove si racconta come l’autore dell’esposto abbia denunciato, con dovizia di nomi e circostanze, un apparato consociativo basato su favori reciproci e scambi di incarichi tra enti e famiglie politicamente influenti.
Lo avevamo già scritto: il nostro dossier su Melilli
Noi di Report Sicilia siamo stati tra i primi a parlare del concorso di Melilli, rivelando già mesi fa i dubbi che gravavano sulla graduatoria, utilizzata poi anche dal Comune di Agrigento per assumere nuovi agenti di polizia locale. Nei nostri articoli:
🔗 Melilli, concorsi e nomine: sistema di potere tra parentele, favori e intrecci tra comuni
🔗 Agrigento assume 3 nuovi vigili urbani, ma la graduatoria di Melilli è nel caos
🔗 Agrigento, assunti 3 nuovi agenti di polizia locale, ma molti restano impiegati in servizi non istituzionali
avevamo già segnalato:
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l’assunzione di parenti di consiglieri comunali e amministratori a Melilli;
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le connessioni politiche trasversali tra Melilli, Francofonte e Augusta;
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l’opacità nelle procedure concorsuali e nella mobilità del personale tra enti;
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l’inconsistenza del controllo da parte del Comune di Agrigento sulla validità della graduatoria cui ha attinto.
L’esposto anonimo: una conferma inquietante
L’esposto citato da “Libertà” sembrerebbe confermare quanto da tempo si vociferava e noi avevamo già documentato: un “giro” di assunzioni mirate, con beneficiari spesso riconducibili a famiglie e gruppi legati all’amministrazione Carta. Le accuse contenute nel documento anonimo parlano di:
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posti assegnati “su richiesta”;
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assunzioni di parenti diretti di consiglieri e assessori;
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ingerenze politiche nella definizione delle graduatorie.
Tutti elementi che, se confermati, renderebbero non solo inopportuno, ma probabilmente illegittimo l’uso di quella stessa graduatoria da parte di altri Comuni, Agrigento in primis.
Il silenzio di Agrigento
E qui arriva il punto dolente. Nonostante i nostri articoli e le richieste di chiarimento, l’Amministrazione comunale di Agrigento non ha mai risposto. Né ha fornito motivazioni ufficiali sulla scelta di attingere proprio da una graduatoria così discussa, né ha avviato verifiche interne per accertare eventuali irregolarità.
Un silenzio che oggi, alla luce dell’esposto alla Guardia di Finanza, pesa ancor di più. Ci chiediamo:
Come può il Comune di Agrigento continuare a ritenere valida e trasparente una graduatoria oggetto di indagini e segnalazioni così gravi?
Mobilità ignorata
Da segnalare anche che, come abbiamo evidenziato nei nostri precedenti articoli, il Comune non ha nemmeno attivato la mobilità da altri enti, una prassi che avrebbe consentito l’assunzione di personale già formato e operativo senza rischi giuridici o morali.
Conclusioni
La verità è che su questo concorso – e sulle sue conseguenze – serve un atto di responsabilità immediato da parte delle amministrazioni coinvolte. E se è vero che l’esposto è “anonimo”, è altrettanto vero che i fatti elencati sono in larga parte già noti, documentati e pubblicati. Chi tace, ormai, non può più far finta di non sapere.
IL COMUNE ANNULLI IN AUTOTUTELA LA DELIBERA : GC_89_2025
🕵️♂️ Report Sicilia continuerà a monitorare con attenzione questa vicenda e a riportare con nomi e prove documentate tutte le anomalie che riguardano la gestione del personale pubblico.

