Il Cda di Aica ha presentato le proprie dimissioni. Tecnicamente, il presidente Settimio Cantone ha rimesso il mandato conferito due anni fa dalla conferenza dei sindaci. Il colpo di scena, ma poi neanche tanto, si è materializzato pochi istanti fa nella sala teatro della riunione convocata dallo stesso Cda con i sindaci. Quasi tutti presenti, alcuni hanno delegato altri sindaci. L’assente più “illustre” era il sindaco di Agrigento. Altri primi cittadini sono giunti nella sede di Aica in contrada San Benedetto anche dalle zone più lontane della provincia, alcuni si sono collegati in video call, mentre quello “di casa” o chi per lui non è venuto. Parrebbe abbia delegato un altro sindaco a rappresentare gli agrigentini. Una scelta assai discutibile e contestabile in sede giuridica. Settimio Cantone ha prima esposto quanto fatto dal Cda in questi due anni, tra tentativi di migliorare il servizio, caccia a chi non paga le bollette, ostruzionismo di alcuni sindaci, scarse risorse finanziarie e altre situazioni in corso. Nessun accenno o quasi alla tempesta giudiziaria in corso intorno alla realizzazione della nuova rete idrica di Agrigento. Al termine della propria relazione, Cantone ha rimesso il mandato del Cda, raccogliendo un applauso che sapeva quasi di liberazione da parte dei sindaci presenti. Tra coloro i quali erano nella sala della conferenza c’erano anche due agenti della Digos della Questura di Agrigento. Particolare non di poco conto, di questi tempi. Notizie in aggiornamento nelle prossime ore, dato che la remissione del mandato dovrà passare al vaglio della votazione dell’assemblea dei sindaci.

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