La notizia della totale libertà personale riottenuta da Giovanni Brusca, (notizia data prima di quasi tutti i mass media nazionali da Report Sicilia, ndr) continua a suscitare reazioni. Tra le tanti c’è quella del segretario nazionale dei polizioti Mp, Antonino Alletto: “La scarcerazione di un mafioso come Giovanni Brusca che ha commesso i crimini più efferati nella storia della criminalità organizzata in Italia, con almeno 150 omicidi accertati a suo carico, non è certamente una bella notizia, è impossibile non pensare intensamente ai nostri colleghi uccisi da questo “signore”. E’ simbolico il dato inconfutabile della sua pericolosità sociale considerato che nella sua intensa attività criminale veniva indicato con il soprannome in stretto dialetto siciliano U VERRU (il porco) o peggio ancora lo scannacristiani (sgozza persone), uccideva senza alcuna emozione, uccise pure un bambino a sangue freddo e lo sciolse nell’acido. Quale uomo più crudele può arrivare a macchiarsi di un crimine così cruento? Il Movimento dei Poliziotti Democratici e Riformisti coglie la notizia della sua liberazione con profonda tristezza ed amarezza – dice Alletto – con la sua scarcerazione sembra che la morte dei nostri caduti e delle numerose vittime decedute per sua mano, siano state vane. Quando fu arrestato dagli uomini della squadra mobile nella città di Agrigento, come se fosse in villeggiatura ad ordire chissà quali altri crudeli delitti, tutta l’Italia ebbe ad esultare una vittoria epocale  per lo Stato e per i familiari delle sue vittime, la ricordiamo come se fosse oggi”. 

Alletto, con grande amarezza ribadisce:

“Essendo uomini di Stato non possiamo che accettare l’applicazione di una legge in vigore, ma nessuno può impedirci di pensare ai nostri colleghi deceduti e alle loro famiglie il cui calvario non potrà mai terminare, per loro si che possiamo dire che gli è stato inflitto un ergastolo emozionale con fine pena mai”. Chissà cosa penserà Brusca, ormai tornato un uomo libero e si spera, diverso da quello della sua vita precedente, con 150 omicidi sul groppone e altre nefandezze attribuitegli. 

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