Chi questa notte intorno alle 00.15 si trovava a passeggiare dalle parti di via Atenea, giungendo ai piedi del municipio non ha creduto ai propri occhi. Alzando lo sguardo verso le finestre delle stanze dove lavora il sindaco Francesco Miccichè, in primis quella caratterizzata dalle bandiere istituzionali, non si poteva non notare come le luci fossero accese. Ai più ironici sarà venuto da pensare che al Comune si lavori anche di notte, in primo luogo il sindaco, chiuso nel proprio ufficio anche a mezzanotte e oltre, per portare avanti i progetti utili a migliorare Agrigento. Circostanza che potrebbe anche starci, dando per buono questo scenario. I più realisti invece hanno commentato in maniera più “arida” e banale, ritenendo che tale illuminazione notturna degli uffici del sindaco fosse determinata da una – appunto – banale dimenticanza nello spegnere gli interruttori dei lampadari. Del resto, non ci sarebbe bisogno di illuminare ulteriormente palazzo San Domenico, data la bellissima illuminazione azionata alcune settimane fa, utilizzando tra l’altro alcuni cavi di rame posizionati in modo abbastanza discutibile sul prospetto dello stabile, da ritenere sottoposto a tutela dalla Sovrintendenza ai Beni Culturali. Vedremo se già stasera gli uffici del sindaco saranno al buio, come tutti gli altri. Del resto, non essendo al lavoro, spegnere la luce prima di andare via rappresenterebbe anche un minuscolo risparmio di energia per le casse comunali.

