San Leone nel degrado: Legambiente interviene dopo la nostra denuncia del 6 giugno
AGRIGENTO – Dopo la nostra inchiesta pubblicata il 6 giugno scorso su Report Sicilia (leggi qui l’articolo originale), che documentava il totale abbandono delle spiagge e del boschetto di San Leone all’inizio della stagione balneare, oggi anche Legambiente Agrigento – attraverso il circolo Rabat – scende in campo denunciando il degrado crescente del litorale agrigentino.
A parlare è Daniele Gucciardo, portavoce dell’associazione ambientalista, che denuncia pubblicamente la vergognosa situazione in cui versano le spiagge di San Leone ogni domenica mattina, dopo le feste del sabato sera:
«Ieri mattina ho ricevuto alcune foto da due nostri concittadini sconcertati per la quantità di rifiuti abbandonati. Si tratta inequivocabilmente dei resti di feste del sabato notte. Ho girato i messaggi al nostro sindaco Franco Miccichè che si è giustificato dicendo: “Il potenziamento estivo con il contratto che mi sono trovato inizia a metà giugno. Nel nuovo l’ho previsto da maggio”. Allora tutto risolto? Occorre solo aspettare una settimana e tutto ciò non accadrà più?»
Una risposta che suona come un’ammissione d’impotenza da parte del primo cittadino e che non tiene conto del fatto che, come già documentato da Report Sicilia, l’avvio del servizio estivo in ritardo è solo l’ennesimo sintomo di una mancanza di programmazione e prevenzione, oltre che di una cronica assenza di controllo del territorio.
Gucciardo insiste:
«Occorre reagire, non è possibile tollerare questo grado di inciviltà. La spiaggia verrà ugualmente sporcata anche se l’indomani mattina verrà ripulita. Occorre lavorare sul decoro della città, installare sufficienti cestini porta rifiuti e sanzionare i comportamenti incivili. Bisogna pensare anche all’impiego di volontari, come le associazioni di ex appartenenti alle Forze dell’Ordine, a supporto della Polizia Locale per vigilare sulle spiagge durante l’estate».
Le proposte ci sono, le denunce pure. Ciò che continua a mancare è una strategia seria e continuativa da parte dell’amministrazione comunale, che sembra sempre rincorrere i problemi senza mai prevenirli.
Nel frattempo, San Leone, vetrina turistica della città e simbolo dell’estate agrigentina, resta ostaggio dell’incuria e dell’inciviltà.
Chi ne paga il prezzo? I cittadini e i turisti.














