In corso l’assemblea dei sindaci per discutere sulla dimissioni presentate la scorsa settimana dal Cda di Aica. Dopo l’Assemblea dei sindaci dello scorso 5 giugno e la relazione del presidente del Cda Settimio Cantone, oggi la patata bollente è passata ai primi cittadini consorziatisi. L’assemblea sta facendo registrare una sorta di dichiarazione di voto dei sindaci e nei prossimi minuti si terrà la votazione. Tra gli interventi, quello del sindaco di Agrigento Francesco Miccichè, il quale ha snocciolato una serie di passaggi, partendo “dal 2 agosto 2021, data dimenticata, quando in fretta e furia nacque l’azienda consortile, una scelta di responsabilità, in fretta e furia, per garantire un servizio essenziale. Venivamo da una gestione commissariale, anche oggi la magistratura sta compiendo indagini. Dobbiamo farla lavorare e non creare intralci. Abbiamo la responsabilità, dobbiamo riflettere attentamente e serenamente sulla gestione finanziaria di Aica. Quando è nata Aica Agrigento era uno dei pochi che voleva la Spa, altri temevano infiltrazione dei privati. Noi volevamo evitare il pignoramento di questo periodo. Siciliacque sta agendo per la riscossione parziale di un credito, per incassare 2 milioni di euro, facendo saltare i nervi a molti. Molti di noi non devono sfruttare l’attività d’indagine per non pensare ad altri temi importanti. Sono molto preoccupato perchè i miei uffici finanziari mi danno notizie allarmanti. Agrigento ha un credito con Siciliaque di qualche migliaia di euro. Se anche altri comuni non sono debitori, tra qualche settimana Aica dovrà decidere se pagare Siciliacque o pagare gli stipendi. Dobbiamo decidere adesso, dobbiamo capire se le odierne difficoltà sono dovute a problemi momentanei o strutturali. Sarebbe bastato che molti comuni montassero i contatori. La decisione del Cda deve essere colta” . La sindaco di Montallegro Margherita La Rocca Ruvolo – in videocollegamento – ha detto chiaramente che occorre “evitare il Commissariamento per evitare la sconfitta della politica”. Nelle prossime ore si conosceranno gli sviluppi della vicenda.
Ore 12,44
Hanno preso la parola i sindaci Palumbo(favara) Borsellino(Cattolica Eraclea) Provvidenza(Grotte) Castellino (Palma di Montechiaro) Cirillo(Montallegro) tutti d’accordo ad accettare le dimissioni tranne il sindaco Palumbo che “ritiene un errore è un volersi lavare la coscienza”
A breve si passerà alla votazione con nomina di un commissario ed un avviso pubblico per la scelta del nuovo CDA
Ore 12,50
il sindaco Termine(Sciacca) continua sulla linea di accettare le dimissione senza indugio e propone un nuovo CDA di alto profilo ma che sia anche sostenuto dai sindaci tutti responsabili di fatto di AICA
A seguire prende la parola il sindaco Corbo(Canicattì) chiedendo ai colleghi un atto di responsabilità
Alle ore 13,03 prende la parola il sindaco Bongiorno(Racalmuto) che concorda con il Sindaco Palumbo

