Dopo settimane di segnalazioni e degrado, il Comune interviene per ripulire la strada da Porta Aurea a via Luca Crescente. Ma non è un evento culturale, è solo il minimo dovuto.
AGRIGENTO – No, non è un evento speciale di Agrigento Capitale Italiana della Cultura 2025. E no, non fa parte di nessun progetto artistico. È un semplice scerbamento. Eppure il Sindaco Francesco Miccichè ha ritenuto necessario emanare una comunicazione ufficiale per annunciare che domani, 13 giugno, a partire dalle 08:30, avranno inizio i lavori di pulizia e potatura sul tratto stradale che collega Porta Aurea a via Luca Crescente, all’altezza dell’ex ristorante Casello.
Un tratto che da settimane – come documentato da Report Sicilia e da numerosi cittadini – versa in condizioni di degrado totale, con erbacce alte, cespugli sporgenti sulla carreggiata e condizioni di rischio per automobilisti e motociclisti.
La comunicazione che sa di beffa
La nota del sindaco parla di “interdizione temporanea del traffico” e si scusa per “eventuali disagi arrecati”, ringraziando i cittadini per la collaborazione. Ma il disagio vero, e costante, è stato quello vissuto finora da chi percorre quotidianamente quel tratto stradale, ridotto a una giungla urbana come testimoniano le fotografie che pubblichiamo in esclusiva.
Ecco la vera domanda: in una città normale serve davvero una comunicazione ufficiale per fare ciò che dovrebbe essere routine?
Un’intera zona dimenticata
Le immagini parlano da sole: erbacce alte oltre un metro, segnaletica stradale nascosta, visibilità ridotta, rami che si allungano fino a invadere la carreggiata. Il tutto in una delle arterie che collegano al Parco Archeologico e alla zona turistico-ricettiva.
E se non bastasse, il tratto è spesso attraversato da autobus turistici, motorini, auto e mezzi pesanti. Un pericolo annunciato, più volte denunciato non solo da Report Sicilia (con foto e video pubblicati già dal 4 maggio) ma anche da residenti, operatori e semplici automobilisti.
Capitale della Cultura: ma senza decoro
Tutto questo accade nella stessa città che per un anno intero si fregia del titolo di Capitale Italiana della Cultura. Un titolo che, in teoria, dovrebbe garantire decoro, servizi e attenzione al territorio. Ma che, nei fatti, diventa solo uno slogan vuoto, mentre il Comune si congratula con sé stesso per aver tagliato qualche sterpaglia.
Siamo arrivati al punto che un intervento ordinario viene celebrato come un fatto straordinario. E questo – più di ogni altra cosa – racconta il vero degrado di Agrigento.
Foto, video e segnalazioni continuano ad arrivare. Noi continueremo a pubblicarle. Perché il diritto a vivere in una città dignitosa non è un lusso: è un dovere istituzionale.






