claudio guarneri

AGRIGENTO – 14 giugno 2025 – Il Consiglio di Amministrazione di AICA si è dimesso. Un passo inevitabile, dopo mesi di polemiche, accuse pubbliche e una gestione del servizio idrico a dir poco fallimentare. Ma mentre il CdA ha lasciato, il direttore generale Claudio Guarneri è ancora saldamente al suo posto, come se nulla fosse.

Una domanda oggi risuona ovunque, tra sindaci, cittadini e comitati civici:
Perché non si applica lo stesso principio di responsabilità anche al direttore generale?

Il nodo della responsabilità vera

In ogni società, è il direttore generale a gestire la quotidianità, a firmare gli atti, a controllare il personale, a portare avanti le gare e le forniture. Il CdA, nella pratica, è un organo di indirizzo.
La gestione operativa è tutta in capo a Claudio Guarneri, e i risultati sono sotto gli occhi di tutti:

  • perdite idriche senza precedenti;

  • gare pubbliche con anticipazioni irregolari (come quella da 10 milioni, oggi sotto la lente del MEF);

  • mancati interventi su infrastrutture essenziali;

  • proteste diffuse su tutto il territorio servito da AICA.

E allora, perché Guarneri non si dimette?

A rendere tutto più grave ci sarebbero le intercettazioni, da cui emergono chiaramente rapporti di diretta dipendenza politica tra Guarneri e l’ex assessore regionale Roberto Di Mauro.


📞 Le parole che svelano il legame

Roberto Di Mauro:
“Tutto ciò che ha Guarneri lo ha per me… sia alla SRR che all’AICA. Lui lo sa e me lo riconosce.”

Claudio Guarneri:
“Io sono lì perché me l’ha detto lui… ogni cosa la passo a Roberto, sempre.”


Frasi inequivocabili, contenute nei verbali d’indagine della Procura di Agrigento. Ma nonostante ciò, nessuno ha ancora proposto la rimozione del direttore. Non l’ATI, non l’Assemblea dei Sindaci, non il presidente dell’Assemblea, neppure i sindaci “ribelli” che hanno fatto dimettere il CdA.

Due pesi e due misure?

È questo il vero scandalo.
Si manda via un CdA che non gestiva nulla, e si lascia in carica chi ha realmente manovrato la macchina aziendale negli anni peggiori della crisi idrica della provincia.

A questo punto non si può più tacere:
Guarneri va sollevato immediatamente dall’incarico, e non per spirito di vendetta o per capro espiatorio, ma per coerenza istituzionale e per il bene della collettività.


L’appello

Report Sicilia chiede al Consiglio dell’Assemblea dei Sindaci AICA, all’ATI e ai sindaci firmatari della mozione di sfiducia al CdA:

“Perché non pretendete anche le dimissioni – o la revoca – del direttore generale Claudio Guarneri? Quali interessi tutelate mantenendolo lì?”

La città è stanca di giochi di potere. Ora è il momento del coraggio: o si cambia tutto davvero, o non si cambia niente.

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