Il “blitz” della polizia municipale messo a segno su segnalazione del nostro editore Giuseppe Di Rosa, intorno alle 15 di oggi all’ingresso di San Leone, per fare luce sull’innalzamento di una lunga antenna ricetrasmittente all’ingresso della frazione balneare, suscita una riflessione. In data 7, 14 e 27 dicembre 2023, lo stesso Di Rosa, all’epoca esponente di punta del Codacons siciliano, segnalò attraverso tre distinti esposti i lavori sospetti presso la Villa Del Sole. Sarebbe bastato che almeno uno di quegli esposti venisse almeno letto o non gettato nel cestino dell’immondizia, per stoppare l’avvio del più scandaloso cantiere degli ultimi decenni aperto ad Agrigento. Furono i primi alberelli sradicati a destare qualche sospetto e dal sospetto agli esposti il passo fu breve. Tali segnalazioni non hanno ottenuto l’attenzione necessaria da parte del comando di Polizia Locale del Comune di Agrigento, nonostante un esposto denuncia inviato anche al comando dei Carabinieri di Agrigento in data 12 gennaio 2024.
Ignorati i primi esposti di Di Rosa sulla Villa del Sole


La documentazione ottenuta attraverso accessi agli atti presso il comune di Agrigento ha rivelato che i lavori eseguiti facenti parte del progetto di costruzione della struttura comunale furono autorizzati solo in data 26 marzo 2024, con significative varianti al progetto originario e chiare prescrizioni. Di conseguenza, tutti i lavori eseguiti fino a quella data sono stati realizzati abusivamente e in assenza di nulla osta della soprintendenza. Gran parte del territorio di Agrigento è tutelato ai sensi dell’Art. 136 del D.Lgs 42/04, e la Villa Del Sole è soggetta a molteplici vincoli, inclusi quelli paesaggistici. Come vincolata è l’area di San Leone dove è stata eretta l’antenna, sulla quale la polizia locale sta effettuando accertamenti, per verificarne le autorizzazioni in possesso dei responsabili. Da ricordare come l’antenna sorga ad alcune centinaia di metri da una residenza del sindaco. La villa del Sole non esiste sostanzialmente più, vi sorge un indecente casermone in cemento armato, in sfregio – come minimo – alle regole sull’impatto estetico, nel contesto ambientale in cui sorge. Sul fronte dell’antenna la storia è tutta da scrivere. La straordinaria celerità della polizia locale nel – quantomeno – accertare oggi eventuali anomalie nello spazio di San Leone è certamente positiva, ma resta l’amaro in bocca per quello che la stessa polizia locale avrebbe potuto e dovuto fare in quel dicembre 2023.

