Il percorso poetico e pittorico di Rosario Genduso si arricchisce di preziosi elementi, che ne raccontano l’evoluzione umana e artistica. 

“Fantasie” è il titolo della nuova personale dell’artista madonita originario di Alimena, attivo ormai da venti anni. 
La sua cifra espressiva è radicalizzata nell’energia del colore: un lirismo cromatico senza eguali nello scenario pittorico contemporaneo, enfatizzato da elementi naturalistici e dall’utilizzo di tecniche materiche, in acrilico e miste. 
Artista del colore per eccellenza, Rosario Genduso si caratterizza altresì per essere l’inventore – inconsapevole? – di un linguaggio inedito, che mescola sogno e osservazione diretta della realtà. 
Non è azzardato parlare di un “codice Genduso” che, partendo dall’esplorazione della biodiversità e del paesaggio, punta dritto all’anima dell’osservatore, sollecitando riflessioni sul rapporto ancestrale tra uomo e ambiente e tra uomo e spazi urbani. 

Le sue opere sono un invito ad abbandonare la freddezza e il rigore della logica, e a immergersi in una natura a tratti soave, a tratti inquietante. 
Seppure nella sua disarmante bellezza, il colore insidioso non sempre è amico: per nulla scontato è l’equilibrio tra il costruito e la natura, che pure trova il modo di esplodere fragorosa e vincente. 
L’arte di Rosario Genduso è una sfida: guardare non basta. 
Bisogna osservare, e lasciarsi trasportare in scenari sconosciuti dominati da ninfee, paesaggi marini, fiori, barche e cieli. 

 

Ma c’è spazio anche per la memoria affettiva, che l’artista cristallizza nelle contrade e nei fichidindia della sua Alimena, emblema di un tempo sospeso, in attesa di essere risvegliato. 
Nella sua produzione pittorica poi c’è il cosmopolitismo inquieto dell’anima che si spinge fin verso la Grande Mela e l’Alaska, tra città grigie, skycrapers e fulgidi spazi verdi. 
“Fantasie”, è questo e molto di più: il colore continua a essere protagonista indiscusso, ma l’angolo visuale della narrazione diviene universale. 
Si dice che accada quando un artista taglia il traguardo della piena maturità artistica. 
Nel caso specifico, sarebbe più appropriato parlare di uno stato di grazia raggiunto grazie alla felice coincidenza tra tecnica ed emozione. 

La personale, in programma negli spazi di Palazzo Pottino, in piazza del Popolo 4 a Petralia Soprana dal 25 al 29 giugno, rappresenta un’occasione imperdibile per approfondire il magma cromatico ed emozionale di uno degli artisti più interessanti, talentuosi e significativi del panorama contemporaneo. 
Il vernissage si terrà alle 18:00 di mercoledì 25 giugno, con ingresso libero. 

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