Vino vero o vino finto? La trappola è dietro l’angolo
Il mondo del vino è pieno di trappole. Non servono corsi da sommelier per capire se un vino è onesto o costruito. Basta un po’ d’occhio, di naso e qualche buon consiglio.
🍾 Vino finto: non è solo questione di additivi
Il vino finto non è solo quello con schifezze chimiche. È anche quello troppo facile, troppo dolce, troppo profumato. Fatto per piacere subito, a tutti. Un vino che ti strizza l’occhio ma poi ti delude.
Spesso ha:
- Aromi artificiali di frutta tropicale o vaniglia troppo marcati
- Zuccheri aggiunti o residui per mascherare l’acidità
- Colore pompato e gusto uniforme, uguale a mille altri
👃 L’olfatto è il primo alleato
Il vino vero ha profumi naturali, non invadenti. Ti racconta l’uva, il territorio, non la chimica. Se appena lo avvicini al naso senti profumi da caramella o spray, qualcosa non torna.
🧪 L’etichetta aiuta, ma non dice tutto
Leggila bene, ma non fidarti solo di quella. Occhio a:
- Assenza di zona di origine
- Nessuna annata indicata
- Termini vaghi tipo “blend selezionato”, senza specifiche
💡 Il vino low cost: occhio al trucco
Prezzo basso non è sempre male, ma certi vini da scaffale a 2 euro sono fatti per durare poco, piacere subito e lasciare nulla. Fermentazioni rapide, rese altissime, e poco rispetto per il tempo.

🥂 Il vino vero ha anima
Non è perfetto. A volte ha spigoli, ma è vivo. Cambia nel bicchiere, evolve nel tempo. Non ti conquista subito, ma ti resta in mente. Ha un equilibrio tra acidità, corpo e tannini. Non è solo “buono”, è interessante.
🕵️♂️ Come assaggiare con criterio
- Guarda: colore brillante, ma naturale
- Annusa: profumi puliti, coerenti con l’uva
- Assaggia: equilibrio, persistenza, evoluzione
- Osserva: se migliora con il tempo nel bicchiere
🍷 Miti da sfatare
- “Deve piacere subito”: no. A volte è troppo semplice.
- “Costa tanto, è buono”: non sempre. A volte paghi la moda.
- “È gluten free”: tutti i vini lo sono. Marketing, non verità.
📚 Il consiglio finale
Fidati del tuo gusto. Fatti domande. Prova. Sbaglia. Il vino è un’avventura, non un test. Chi lo capisce, di solito ha solo avuto la voglia di ascoltarlo.
Prossima puntata: come scegliere un vino al ristorante senza fare brutte figure.





