Fuori uno. Ieri sera è letteralmente saltato il primo dei tombini che erano stati prima sepolti e poi “riesumati” in occasione della visita ad Agrigento del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, per inaugurare l’anno da Capitale della cultura della città dei Templi. In via Empedocle, a pochi passi dall’ingresso del parcheggio pluripiano una delle coperture metalliche sistemate in fretta e furia nel gennaio scorso è stato rimosso per evitare che qualcuno si facesse male, essendo già lesionato. Il settore protezione civile del comune ha immediatamente provveduto a transennare l’area intorno al tombino, obbligando i veicoli in transito a prestare massima attenzione. Al momento le transenne cingono il buco lasciato dal tombino rimosso. Da evidenziare come anche un altro tombino distante pochi metri da quello rimosso presenti qualche segno di sofferenza.
“Mai avuti tombini fatti così bene”… disse il sindaco

Una ennesima conferma di come questo intervento sia stato nato male, visto che non è giustificabile ritrovarsi con i primi tombini già “saltati” a meno di 6 mesi dalla loro posa. La vicenda dei tombini coperti con l’asfalto, giusto il tempo del transito del capo dello Stato, per poi essere ricercati col metaldetector e rialzati per essere riportati in superficie ha destato l’ilarità in tutta Italia, con servizi giornalistici irridenti e poco edificanti per l’immagine di Agrigento Capitale della cultura. Da ricordare come alcune settimane fa, lo stesso sindaco Francesco Miccichè al microfono di una delle giornaliste italiane “calate” in città per un reportage, aveva dichiarato che “Agrigento non aveva mai avuto tombini fatti così bene e a regola d’arte”. Sarà anche così, ma intanto il primo è saltato e attende di essere sostituito. Stavolta senza essere asfaltato e magari prima della visita di questo o un altro Presidente della Repubblica.

