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È stato inaugurato ieri in pompa magna, con tanto di taglio del nastro, discorsi solenni e la presenza di autorità locali e nazionali, ma oggi il Museo Multimediale “Metaphorà” al Palazzo dei Filippini di Agrigento non ha aperto i battenti.

Un dettaglio che non è passato inosservato ai cittadini e ai primi visitatori che, incuriositi dall’entusiasmo dell’amministrazione, si sono recati sul posto trovando le porte chiuse. Secondo indiscrezioni, la mancata apertura sarebbe legata alla mancanza di personale addetto alla gestione e all’accoglienza, un fatto sconcertante dopo una presentazione ufficiale in grande stile.

“Sarà aperto tutti i giorni”, aveva detto il sindaco

Le parole del sindaco Francesco Miccichè, pronunciate ieri durante la conferenza stampa, ora suonano come un’amara ironia:

“Sarà aperto tutti i giorni. Un luogo simbolico restituito alla città. Uno spazio non solo museale ma vivo, dinamico e aperto a tutti.”

Un annuncio smentito già 24 ore dopo. E la domanda sorge spontanea: perché inaugurare una struttura culturale se il giorno dopo non si è in grado nemmeno di garantire l’apertura al pubblico?

Un altro inciampo nell’anno della Capitale della Cultura

La situazione, se confermata, sarebbe l’ennesima dimostrazione della disorganizzazione che sta caratterizzando Agrigento Capitale Italiana della Cultura 2025. Si parla di milioni di euro spesi, eventi promessi, conferenze annunciate — e poi servizi basilari che saltano per mancanza di programmazione.

La cittadinanza si chiede chi avrebbe dovuto assicurare la copertura del personale, se il museo è già formalmente attivo, e se esistano piani concreti per la sua gestione quotidiana. Tutto tace al momento dal Comune e dall’assessorato competente.

Un museo chiuso ma già “consegnato alla città”?

“Metaphorà” è stato descritto come un’esperienza immersiva, innovativa e adatta a tutti, che racconta i 2600 anni di storia di Agrigento. Ma i fatti, oggi, parlano di una struttura che resta chiusa il giorno dopo la sua inaugurazione, e senza spiegazioni pubbliche.

Una metafora perfetta, purtroppo, di come in questa città si riesca a tagliare i nastri, ma non sempre a garantire continuità e servizi reali.

Report Sicilia attende chiarimenti ufficiali e continuerà a monitorare il caso. Agrigento merita molto di più di un museo aperto solo per fare passerella.

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