Circa duemila persone hanno assistito al concerto svoltosi in Cattedrale e diretto dal Maestro Marco Frisina, nell’ambito del programma ufficiale delle manifestazioni di Agrigento Capitale della Cultura e nella Festa della Musica 2025 del MIC.
Organizzato da Chorus Inside Sicilia della Federcori presieduta da Salvatore Di Blasi, l’evento musicale di eccezionale rilievo è stato realizzato in collaborazione con l’Arcidiocesi di Palermo, l’associazione “Bequadro” di Bagheria e il patrocinio del Comune di Agrigento e dell’assessorato al Turismo, Sport e Spettacolo della Regione Siciliana e della Fondazione Agrigento 2025.
L’iniziativa ha visto la presenza di duecento coristi provenienti da dieci Cori, parrocchiali e non, dell’Arcidiocesi di Agrigento, tutti aderenti alla Federcori, accompagnati dall’Orchestra “Bequadro” di Bagheria, composta da cinquanta maestri e musicisti, con il prezioso supporto di cinque solisti.
Una straordinaria occasione per ascoltare il grande compositore di musica sacra e colonne sonore cinematografiche Marco Frisina.
Un’esperienza di grande bellezza e profonda ispirazione spirituale, che si è avvalsa dell’unione delle voci dei coristi provenienti da diverse realtà ecclesiali dell’intera provincia di Agrigento, e del talento dei musicisti dell’Orchestra.
Organizzato da Chorus Inside Sicilia della Federcori presieduta da Salvatore Di Blasi, l’evento musicale di eccezionale rilievo è stato realizzato in collaborazione con l’Arcidiocesi di Palermo, l’associazione “Bequadro” di Bagheria e il patrocinio del Comune di Agrigento e dell’assessorato al Turismo, Sport e Spettacolo della Regione Siciliana e della Fondazione Agrigento 2025.
L’iniziativa ha visto la presenza di duecento coristi provenienti da dieci Cori, parrocchiali e non, dell’Arcidiocesi di Agrigento, tutti aderenti alla Federcori, accompagnati dall’Orchestra “Bequadro” di Bagheria, composta da cinquanta maestri e musicisti, con il prezioso supporto di cinque solisti.
Una straordinaria occasione per ascoltare il grande compositore di musica sacra e colonne sonore cinematografiche Marco Frisina.
Un’esperienza di grande bellezza e profonda ispirazione spirituale, che si è avvalsa dell’unione delle voci dei coristi provenienti da diverse realtà ecclesiali dell’intera provincia di Agrigento, e del talento dei musicisti dell’Orchestra.

UN APPELLO ALLA PACE ATTRAVERSO IL CANTO
“Abbiamo consegnato al Maestro Marco Frisina – afferma il presidente di Chorus Inside Regionale Sicilia della Federcori Salvatore Di Blasi – una targa di socio onorario”.
“Il Monsignore – prosegue – ha gioito del dono della Federcori consegnatogli da centocinquantaquattro cori della nostra associazione, che sono stati preparati sin dal mese di febbraio e fino alla data dell’evento, dando una prova eccellente e realizzando un prodotto vocale di altissimo livello e qualità”.
“Il Monsignore – prosegue – ha gioito del dono della Federcori consegnatogli da centocinquantaquattro cori della nostra associazione, che sono stati preparati sin dal mese di febbraio e fino alla data dell’evento, dando una prova eccellente e realizzando un prodotto vocale di altissimo livello e qualità”.
Soci onorari sono stati nominati anche Giuseppe Cumbo e Don Rino Lauricella, rispettivamente Vicario Generale e direttore dell’Ufficio liturgico dell’Arcidiocesi di Agrigento e il sindaco Francesco Miccichè.
“Riproporremo l’evento il prossimo anno alla presenza dell’Arcivescovo di Agrigento, Monsignor Alessandro Damiano – preannuncia – purtroppo di recente coinvolto in un incidente stradale e quindi impossibilitato a esserci, in una cornice del Teatro Pirandello, sempre sulle colonne sonore del Maestro Marco Frisina”.
“Una gran bella iniziativa – sottolinea Don Rino Lauricella – che ci ha permesso di mettere insieme diverse realtà del territorio, sia ecclesiali che non: hanno avuto infatti la possibilità di conoscersi e lavorare insieme e fare rete”.
“Una gran bella iniziativa – sottolinea Don Rino Lauricella – che ci ha permesso di mettere insieme diverse realtà del territorio, sia ecclesiali che non: hanno avuto infatti la possibilità di conoscersi e lavorare insieme e fare rete”.
“La Diocesi è abbastanza vasta quindi per noi è stato importante – aggiunge – e devo dire che si è trattato di un’esperienza ecclesiale che ci ha permesso di vivere, attraverso la musica, non solo un concerto, ma anche un momento di preghiera, soprattutto adesso in cui il mondo vive una situazione tragica, in particolare il Medio Oriente, con un appello alla pace attraverso il canto”.
“Ci siamo rivolti al Signore – conclude – chiedendo la pace, dono prezioso che ci permette di vivere bene la nostra vita”.
“Ci siamo rivolti al Signore – conclude – chiedendo la pace, dono prezioso che ci permette di vivere bene la nostra vita”.

