🏛️ Cosa è accaduto

Nell’ambito dell’inchiesta “Appalti e mazzette” condotta dalla Procura di Agrigento, quattro dei cinque indagati arrestati lo scorso maggio sono stati rimessi in libertà. L’unico a mantenere misure cautelari è il dirigente Sebastiano Alesci, mentre l’assessore al Turismo del Comune di Licata, Maria Sitibondo, è sottoposta all’obbligo di dimora.

Secondo l’inchiesta, Alesci – ritenuto promotore dell’associazione a delinquere finalizzata al pilotaggio di gare pubbliche – avrebbe imposto la nomina di una ditta di fiducia per i lavori di un complesso turistico-alberghiero a Licata.
Con lui è indagata Sitibondo, cui è stato applicato l’obbligo di dimora con il divieto di allontanarsi da casa tra le 20:00 e le 7:00. Il Gip ha evidenziato che l’assessore ha sfruttato il proprio ruolo istituzionale per “rafforzare l’efficacia intimidatoria” delle pressioni esercitate su Francesca Irene Laterra, direttore dei lavori grandangoloagrigento.it+4grandangoloagrigento.it+4grandangoloagrigento.it+4.

🔍 I retroscena investigativi

⛓️ Evoluzione dell’inchiesta e attuali conseguenze


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➡️ Grandangolo Agrigento, “Appalti e mazzette”, tutti liberi tranne Alesci: obbligo di dimora per l’assessore al turismo di Licata, Maria Sitibondo
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“Appalti e mazzette”, tutti liberi tranne Alesci: obbligo di dimora per l’assessore al turismo di Licata, Maria Sitibondo

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