Un violento incendio ha devastato le campagne tra contrada Castellaccio e contrada Azzalora, alle porte di Castrofilippo. Vigneti, ortaggi e seminativi sono andati in fumo. Le fiamme si sono spinte fin sotto le abitazioni. In una di queste vive il genero del sindaco. Rabbia dei cittadini: “Denunciamo da anni, ma le istituzioni restano assenti”.


CASTROFILIPPO (AG) – Una colonna di fumo nero visibile a chilometri di distanza. Fiamme altissime che divorano vigne, alberi da frutto e ortaggi. Paura, impotenza e rabbia. È questo lo scenario apocalittico che oggi pomeriggio ha travolto Castrofilippo, nelle zone rurali di contrada Castellaccio e contrada Azzalora.

L’incendio, sviluppatosi rapidamente, ha mandato in fumo ettari di terreni agricoli, minacciando da vicino diverse abitazioni. In una di queste risiede il genero del sindaco, e la casa è stata letteralmente lambita dal fuoco.

Nonostante l’intervento dei Vigili del Fuoco e della Protezione Civile, le forze messe in campo non sono state sufficienti: mentre i pompieri erano impegnati a domare le fiamme nella zona di Castrofilippo, è arrivata un’altra chiamata d’emergenza da Racalmuto, dove persone risultavano in pericolo. I mezzi si sono dovuti spostare, lasciando scoperto il fronte attivo delle fiamme.

Sul posto sono rimasti proprietari dei fondi, volontari, e cittadini armati di autobotti private, che hanno fatto il possibile per proteggere le proprie abitazioni e le poche colture rimaste. “Ogni anno è la stessa storia, e ogni anno peggiora” – lamentano gli agricoltori. “Abbiamo fatto denunce, abbiamo chiesto interventi di prevenzione. Ma nulla. E ora siamo di nuovo qui, a contare i danni”.

I danni agricoli sono gravissimi: interi vigneti carbonizzati, serre distrutte, piantagioni di ortaggi e alberi da frutto spazzati via in pochi minuti. Solo per puro caso non si sono registrati feriti o vittime.

Il rogo ha mostrato ancora una volta la fragilità del sistema di prevenzione incendi nelle aree interne e rurali della provincia di Agrigento. Zone che, nonostante i precedenti, restano prive di piani di contenimento efficaci e senza presidi attivi nei mesi più a rischio.

E mentre il fuoco distrugge, le istituzioni restano in silenzio. Nessuna dichiarazione ufficiale dal Comune. Nessuna presa di posizione dalla Regione. Soltanto cittadini lasciati soli, ancora una volta, a difendersi dal disastro con mezzi di fortuna.


Report Sicilia continuerà a monitorare la situazione e darà spazio alle testimonianze dei cittadini colpiti. Perché ogni incendio lasciato avanzare senza risposte è un fallimento delle istituzioni.

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