Approvato il PEF 2025 con aumenti record della tassa sui rifiuti a Licata. Utenze non domestiche fino al +148%, domestiche fino al +13,5%. Curella denuncia: “Una decisione irresponsabile, si potevano evitare gli aumenti”.

Licata – 2 luglio 2025
È stato approvato in extremis, nella seduta consiliare del 30 giugno 2025, il PEF (Piano Economico Finanziario) rifiuti del Comune di Licata che comporta un aumento vertiginoso della TARI: fino al 148% per le utenze non domestiche e fino al 13,5% per quelle domestiche.

Una vera stangata per cittadini e commercianti. E a lanciare l’allarme è il consigliere comunale Angelo Curella, che ha diffuso un duro comunicato stampa per denunciare le modalità e le conseguenze della votazione. Curella, insieme al collega Cammilleri, ha tentato in aula di bloccare l’approvazione, senza successo.

Aumenti record, tranne per le banche

Curella allega un prospetto che evidenzia come la maggior parte delle attività produttive subirà rincari pesantissimi, mentre le banche beneficeranno di una riduzione della TARI pari al 242,80%, una scelta definita “incomprensibile e inaccettabile”.

“Ci sono attività – denuncia Curella – che non producono rifiuti o ne producono solo di tipo riciclabile e che addirittura si affidano a ditte private per lo smaltimento, eppure vengono tassate come se fossero responsabili dell’intera filiera”.

Voto di misura, aula semivuota

Alla votazione hanno partecipato solo 11 consiglieri su 24. Curella e Cammilleri hanno abbandonato l’aula nel tentativo di far mancare il numero legale, ma all’ultimo momento un consigliere si è aggiunto, permettendo il raggiungimento del quorum e l’approvazione del provvedimento.

Tra i voti favorevoli figurano i consiglieri Triglia, Callea, Spiteri, Burgio, Federico, Parisi, Ortega, Cosentino e Graci S.. L’astensione del consigliere Posata ha mantenuto in piedi il numero legale.

Curella sottolinea un fatto inquietante: il consigliere che ha permesso la votazione appartiene a un gruppo d’opposizione ed è titolare di un’attività che subirà un aumento della TARI del 139%.

“Nel 2024 nessun aumento. Bastava il coraggio di decidere”

Nel 2024, sottolinea Curella, le tariffe erano rimaste invariate rispetto al 2023, grazie a un lavoro capillare di recupero dell’evasione e miglioramento del servizio. “Oggi invece si è scelto di scaricare tutto sulle tasche dei cittadini e dei commercianti”, afferma.

“Mi sarei anche accollato un debito fuori bilancio – ha dichiarato Curella – ma non avrei mai votato un aumento così insostenibile. Serve coraggio per fare politica, non per alzare le tasse”.

Il paradosso del “salto di qualità”

“Il sindaco parla di salto di qualità per la città – conclude il consigliere – ma a quale prezzo? Questo aumento non è una scelta di responsabilità, è una resa nei confronti di un sistema che continua a chiedere solo ai cittadini di pagare”.

L’intera seduta consiliare del 30 giugno è visibile online sulla piattaforma:
👉 https://licata.consiglicloud.it/

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