A seguito della nostra segnalazione, la Polizia Ferroviaria di Palermo avrebbe ricevuto mandato per avviare accertamenti sulla presunta installazione abusiva di un traliccio in area sottoposta a vincolo paesaggistico ad Agrigento. Nessuna autorizzazione risulta agli atti. Grave il silenzio di Comune e Soprintendenza.
Agrigento, 3 luglio 2025 – Redazione Report Sicilia
Dopo la denuncia pubblica lanciata nei giorni scorsi da Report Sicilia sull’installazione di un traliccio metallico in un’area vincolata dal punto di vista paesaggistico e culturale, sembrerebbe che la Polizia Ferroviaria di Palermo abbia ricevuto mandato per effettuare accertamenti sulla vicenda, così come trapelato da fonti informali.
Noi di Report Sicilia abbiamo continuato a indagare e possiamo oggi affermare, con documentazione verificata, che la società Ferrovie dello Stato non ha presentato alcuna richiesta di autorizzazione né ha ottenuto alcun nulla osta dagli enti competenti, come previsto dalla normativa vigente per le opere in aree sottoposte a vincolo.
Nessuna autorizzazione, nessun permesso
Il traliccio in questione, alto diversi metri, è stato installato senza alcun rispetto delle procedure di legge. La mancanza di un progetto depositato e di autorizzazioni paesaggistiche e culturali costituisce, a tutti gli effetti, un abuso in violazione del Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio (D. Lgs. 42/2004).
Ricordiamo che anche le società partecipate dallo Stato, come Ferrovie dello Stato Italiane S.p.A., non sono esentate dal rispetto della normativa vigente. Il principio di legalità vale per tutti. In presenza di vincoli, qualsiasi intervento che modifichi l’aspetto del paesaggio o comporti la realizzazione di strutture fisse – come nel caso di un traliccio – richiede obbligatoriamente autorizzazioni preventive da parte del Comune e della Soprintendenza.
Comune e Soprintendenza: silenzio assordante
Ciò che lascia basiti è che, nonostante l’evidenza dell’abuso, il Comune di Agrigento e la Soprintendenza ai Beni Culturali di Agrigento, ciascuno per le proprie competenze, non abbiano ancora adottato alcun provvedimento di sequestro preventivo o sospensione dei lavori, come sarebbe invece previsto dalle leggi in materia.
Questa inerzia amministrativa – a fronte di un’installazione realizzata senza alcuna legittimità – non è più tollerabile. Le autorità preposte alla tutela del territorio non possono girarsi dall’altra parte quando le leggi vengono violate, specialmente in zone ad altissimo valore paesaggistico.
L’appello di Report Sicilia
Rinnoviamo il nostro appello alle istituzioni affinché si faccia chiarezza e si intervenga con urgenza per ristabilire la legalità. L’area in cui è stato installato il traliccio rappresenta un bene comune e va tutelata nel rispetto delle norme urbanistiche e paesaggistiche.
Nel frattempo, continueremo a vigilare e a documentare ogni ulteriore sviluppo. Perché ad Agrigento, il rispetto delle regole non può essere opzionale.

