Sanzioni fino a 3.000 euro per nove cittadini agrigentini sorpresi a gettare rifiuti in aree pubbliche. L’indagine, condotta dai Carabinieri di Agrigento e Villaseta con la Procura, ha utilizzato video nascosti e controlli mirati. Tra le zone più colpite: Fontanelle, Fondacazzo e il bosco dell’Addolorata.

Agrigento – È scattata la sanzione per nove cittadini agrigentini, sorpresi a gettare rifiuti in aree comunali non autorizzate, nel pieno disprezzo delle regole e del decoro urbano. A notificare i nove decreti penali di condanna sono stati i Carabinieri delle Stazioni di Agrigento e Villaseta, al termine di una complessa attività investigativa coordinata dalla Procura della Repubblica di Agrigento.

L’operazione ha avuto una durata di circa quattro settimane e ha previsto l’impiego di telecamere nascoste, appostamenti mirati e un controllo capillare del territorio. Le indagini hanno documentato in modo inequivocabile numerosi episodi di abbandono illecito di rifiuti, individuando i responsabili.

Le zone più colpite sono risultate:

  • Viale Sicilia, nel popoloso quartiere di Fontanelle;

  • La strada per Fondacazzo;

  • Il bosco dell’Addolorata, deturpato da materiali di scarto e rifiuti di vario genere.

Dopo il vaglio del Giudice per le Indagini Preliminari, ai nove imputati sono state comminate sanzioni pecuniarie tra i 2.000 e i 3.000 euro, oltre all’obbligo di sostenere i costi per la bonifica e il ripristino ambientale delle aree inquinate.

L’iniziativa si inserisce in un più ampio impegno dell’Arma dei Carabinieri per la tutela dell’ambiente, volto non solo a sanzionare, ma anche a prevenire comportamenti incivili che mettono a rischio la salute pubblica, l’ecosistema e l’immagine stessa del territorio.

L’abbandono indiscriminato dei rifiuti è un crimine ambientale che colpisce l’intera collettività, peggiora la qualità della vita e danneggia il patrimonio paesaggistico, già fragile in molte zone della provincia.

Report Sicilia continuerà a monitorare le azioni di contrasto all’inciviltà ambientale, perché il rispetto delle regole è il primo passo verso una città più pulita, giusta e vivibile.

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