Nuovo crollo stradale a San Leone, nella corsia riservata a ciclisti e bus pubblici. Le immagini mostrano una voragine coperta da tavole di legno. Perdite d’acqua non riparate all’origine del disastro. Intanto il Comune di Agrigento spende milioni in eventi.
San Leone (Agrigento) – 5 luglio 2025
Un altro collasso della rete viaria ad Agrigento. Stavolta è toccato a San Leone, il lungomare turistico della città, dove una porzione di carreggiata adibita a pista ciclabile e corsia preferenziale per pullman e mezzi pubblici è sprofondata, lasciando una pericolosa voragine. Le immagini che pubblichiamo parlano da sole: tavole di legno fatiscenti coprono alla meglio il buco, delimitato da transenne, reti arancioni e il classico cartello “lavori in corso”.
Ma a impressionare di più è ciò che si intravede sotto quelle assi: un buco nero, profondo, che fa temere per la stabilità dell’intera corsia. A pochi centimetri dal cratere, addirittura cresce qualche pianta spontanea, segno evidente che il cedimento non è di ieri. È lì da giorni, forse settimane, segnalato solo con un intervento tampone e nessuna reale riparazione.
Secondo quanto raccolto dai residenti e da fonti sul posto, la causa del cedimento sarebbe l’ennesima perdita idrica sotterranea, ignorata o rattoppata male. Una situazione che ormai non fa più notizia ad Agrigento: la rete idrica fatiscente, mai realmente messa in sicurezza, continua a minare il sottosuolo urbano. E le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti: strade che crollano, buche che diventano crateri, ciclabili e corsie preferenziali inagibili.
Nel frattempo, al Comune di Agrigento si continua a vivere in un mondo parallelo: si organizzano eventi, spettacoli, manifestazioni culturali. Come se l’amministrazione fosse stata eletta per allestire palcoscenici invece che per amministrare una città ormai allo stremo. Solo negli ultimi anni – e i numeri sono ufficiali – sono stati spesi circa 20 milioni di euro in eventi. Di questi, 12 milioni solo per Agrigento Capitale Italiana della Cultura 2025, ancora una volta destinati principalmente a eventi e spettacoli.
E mentre scorrono fiumi di denaro per l’intrattenimento, i cittadini devono convivere con voragini, perdite idriche, fogne a cielo aperto e servizi inesistenti. Questa ennesima frana stradale a San Leone è l’ennesimo simbolo di una città che crolla, non solo fisicamente ma anche politicamente e moralmente. L’assenza di manutenzione ordinaria, la gestione superficiale dell’emergenza idrica, l’assoluta mancanza di pianificazione fanno di Agrigento una capitale sì, ma del degrado.
E se oggi si cerca di deviare l’attenzione con concerti, spettacoli e festeggiamenti, la realtà della città è quella che si vede in queste foto: buche, transenne e legno marcio a coprire una voragine, metafora perfetta di una politica che nasconde il crollo sotto il tappeto.







