Sulle “calde” notti empedocline, non solo per le temperature tropicali di questo periodo, interviene il sindaco Calogero Martello. Pistolettate, colpi di mitragliatori, auto incendiate, attività commerciali prese di mira, impongono un innalzamento del livello di attenzione su una realtà, quella di Porto Empedocle, dove il degrado urbano e sociale non è da tempo una emergenza, ma la norma. Al cospetto però di una evidente recrudescenza di episodi di criminalità “purissima”, il primo cittadino chiede ufficialmente una svolta a chi sta “sopra” di lui. E lo fa con un intervento a mezzo social e stampa, che ormai sono considerati (purtroppo) la stessa cosa, non solo ovviamente sul “fronte” empedoclino.

Scrive il sindaco: “La continua escalation di inquietanti atti intimidatori che si susseguono da ormai diversi mesi, desta seria preoccupazione nell’amministrazione comunale, impegnata nella attività di risanamento economico, sociale e culturale del tessuto cittadino e che condanna con fermezza tali atti. Facendoci interpreti del sentimento di angoscia della comunità e pur consapevoli e grati di quello che stanno facendo le forze dell’ordine per garantire la sicurezza, soprattutto durante il periodo estivo, che vede la presenza di molti turisti e di molti cittadini affollare le aree di maggiore aggregazione ricreativa, auspichiamo che il Prefetto voglia convocare quanto prima un’apposita riunione del comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza al fine di definire gli opportuni interventi volti a garantire la serenità della comunità empedoclina”.

Serve la collaborazione della gente onesta

Quindi, come accade sempre in questi casi, la “patata bollente” su quale tavolo finisce? Su quella del prefetto di turno, al quale si attribuiscono poteri quasi taumaturgici, su tematiche irrisolte da decenni. Basterà destinare – forse – 4 poliziotti, carabinieri e finanzieri a presidiare le strade empedocline, soprattutto di notte? Basterà inviare qualche militare dell’Esercito in più a passeggiare a piedi o comodamente sulle loro Jeep refrigerate lungo le zone più “calde” della città marinara? A spanne, no. Da auspicare è una maggiore collaborazione da parte dello “Stato di prossimità”, ovvero dalla gente onesta la quale, invece di girarsi, dormire e farsi i fatti propri a convenienza, dovrebbe dare una mano nel segnalare (anche anonimamente) elementi utili a risalire prima ai mascalzoni in servizio H24 nelle nostre città. Fantascienza, ma sperare in una svolta, costa zero. 

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